Repubblica annuncia - Trasferte vietate ai napoletani: fissata la gara del "ritorno" nel settore ospiti
Ultime notizie SSC Napoli - L'edizione odierna di Repubblica ha dato ampio spazio alle trasferte negate ai residenti in Campania, vano l'appello di Conte: Udine, Genova, Firenze Bergamo e ora Roma senza tifosi napoletani residenti in Campania. Il quotidiano scrive:
"I residenti in Campania stanno pagando a carissimo prezzo gli incidenti dello scorso 1 dicembre allo stadio Grande Torino, dove un centinaio di teppisti cercarono di superare i tornelli senza essere in possesso del biglietto. I tafferugli si esaurirono abbastanza in fretta all’esterno dell’impianto e durante la partita non accadde nient’altro di sgradevole. Il Viminale decise però lo stesso di punire i tifosi del Napoli in maniera durissima e facendo di tutta l’erba un fascio, visto che dalla volata scudetto è stata tagliata fuori da allora anche la stragrande maggioranza delle persone perbene, per colpa di una isolata e facilmente identificabile minoranza. Lo stop doveva essere inizialmente per tre trasferte: Udine, Genova e Firenze. Ma nella sostanza il castigo è destinato ad allungarsi per molto più tempo a causa del calendario, che ha previsto in rapida successione i viaggi ad alta tensione a Bergamo e poi allo stadio Olimpico, dove gli azzurri affronteranno a febbraio a distanza di due settimane Roma e Lazio: in altre due gare ritenute seriamente a rischio per l’ordine pubblico.
Per rivedere i residenti in Campania in trasferta - se nel frattempo non scatteranno ulteriori provvedimenti restrittivi - bisognerà di conseguenza aspettare nella migliore delle ipotesi la sfida del 23 febbraio a Como: priva di criticità pure grazie al “gemellaggio” stretto tra le due tifoserie al Maradona durante la gara d’andata. È caduto infatti nel vuoto anche l’appello di Conte, che sabato scorso nel settore Ospiti di Fuorigrotta aveva alle sue spalle oltre tremila sostenitori della Juventus, autorizzati viceversa dal Viminale a seguire la loro squadra fuori casa nonostante la storica rivalità con i napoletani".