49, 72, 59: il codice pin che sblocca la felicità di tutta Napoli

22.02.2023
18:00
Bruno Galvan

Tutta Napoli ora si gode questo club ed una squadra costruita in maniera scientifica per idee e costi.

Calcio Napoli - La presa della Deutsche Bank Park non è nient'altro una conseguenza, piacevole, del lavoro svolto da Aurelio De Laurentiis, Cristiano Giuntoli e Luciano Spalletti. La triade azzurra sta raccogliendo quanto in estate gli è stato tolto da critica e tifosi che avevano accolto questa squadra tra fischi, pernacchi e striscioni. La scena di Spalletti contestato sul palco di Dimaro al momento della presentazione oggi appare preistoria. Adesso però è il momento di goderci il presente. Per dirla come una storica canzone napoletana scurdammoce 'o passato e guardiamo a quanto quei 'folli' di Aurelio, Cristiano e Luciano stanno combinando.

Aurelio De Laurentiis, classe 1949, è insieme a Rocco Commisso e Paolo Berlusconi il presidente della serie A più agé. L'età è un numero, contano le idee e cosa si mette in pratica per restare sempre all'avanguardia. Il presidente del Napoli, al cospetto dei suoi colleghi, è sempre stato avanti anni luce come proposte ed innovazione del calcio. Anche lui, un po' come la sua squadra, quando entrò per la prima volta in Lega fu accolto tra battute e quanto altro. Oggi invece è lui che 'comanda' il gioco grazie al suo modello di gestione economica di cui adesso sentiamo tanti dirigenti riempirsi la bocca.

Poi c'è Cristiano Giuntoli del 1972. Il calcio italiano lo scopre oggi perché ha avuto la genialità di portare a Napoli Kvara, Osimhen e tanti altri calciatori oggi in vetrina. Anche lui ha dovuto combattere contro chi gli dava lezioni di scouting in tv, radio e social. Cristiano, da buon toscano, non gli importava una sega delle voci altrui. Ha sempre lavorato e portato a casa la pagnotta. D'altronde uno che ha portato il Carpi in A senza avere budget milionari non ha avuto difficoltà o paura quando ha dovuto rivoluzionare la squadra tra lo scetticismo generale. 

Infine c'è poi quel ragazzino del 1959 che porta il nome di Luciano Spalletti che, come De Laurentiis e Giuntoli, ha dovuto combattere anch'egli con pregiudizi dovuti alla fiction Totti ed alla storia Icardi. Qualcuno gli scrisse che gli avrebbero restituito la sua Panda purchè se ne andasse. Sarebbe simpatico chiedere all'autore oppure agli autori di quello striscione oggi cosa pensa di questo allenatore che a quasi 64 anni dimostra di avere la fame e la voglia di chi è appena uscito dal master di Coverciano. La felicità a Napoli si sblocca con un codice: 49, 72, 59. 

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