Amici, prima ancora che collaboratori: i quattro dejavù che Sarri ha portato nello staff di Napoli

16.11.2015
20:00
Redazione

di Bruno Galvan (twitter:@BrunoGalvan85) e Claudio Russo (twitter: @claudioruss)

Nel nostro lungo reportage sulle origini calcistiche di Maurizio Sarri, è emersa una caratteristica abbastanza unica se rapportata all'attuale avventura dell'ex Empoli sulla panchina del Napoli: tante squadre allenate, e da ognuna ha preso qualcosa che si è portato dietro nella sua carriera. Un giocatore, nel dettaglio.

Nello staff attuale di Sarri al Napoli ci sono ben quattro elementi con il quale, l'allenatore azzurro, ha avuto a che fare dall'inizio della sua carriera da allenatore. Il primo è Massimo Nenci, arrivato dalla Sangiovannese a stagione in corso: Nenci, allenatore dei portieri, è stato a sua volta calciatore dello stesso Sarri alla Faellese in Seconda Categoria. Il rapporto di stima è rimasto vivo fino a qualche settimana fa, quando è partita la telefonata da Castelvolturno per il 'reclutamento' nello staff del Napoli visti i problemi fisici di Alessandro Nista. Detto di Nenci, un altro collaboratore come Francesco Calzona hanno incontrato Sarri nel corso della loro carriera. Il rapporto con Calzona, come raccontato da Roberto Bacci, nasce ai tempi del Tegoleto nella stagione 1999-2000 in Eccellenza: dapprima centrocampista-allenatore della squadra toscana, poi fido secondo per gran parte della sua carriera. Sarri lo ha sempre considerato, fin da allora, una persona prima ancora che un calciatore con il quale potersi confidare. Le strade in carriera si sono divise per un po' prima che il duo Sarri-Calzona si riformasse, più forte e più roccioso che mai.

Altri due ex calciatori, attualmente nello staff tattico, come Simone Bonomi e Massimiliano Bongiorni hanno incrociato le loro strade calcistiche con quelle di Maurizio Sarri. Il primo, ex Napoli peraltro, è stato allenato da Sarri nel 2010-2011 all'Alessandria. Fu un campionato particolare, quello del mister: veniva da un momento un po' buio dopo gli esoneri di Verona e Perugia, e fu un suo vecchio amico come Nario Cardini, DS dell'Alessandria, a dargli una nuova chance: a ricoprire il ruolo di terzino sinistro, in quella squadra (dove Sarri quasi arrivò ad imporre, per scaramanzia, una banda nera sulla maglietta da gioco), c'era proprio Simone Bonomi. Dalla Sansovino al Napoli, Nario Cardini è il trait d'union per il quarto ed ultimo componente dello staff tecnico di Maurizio Sarri che ha avuto a che fare con l'allenatore durante la sua carriera. Massimiliano Bongiorni, infatti, è stato uno dei suoi attaccanti ai tempi di Monte San Savino. 

La storia del suo arrivo alla Sansovino meriterebbe decisamente più spazio: Bongiorni, infatti, militava nel Fucecchio che, tuttavia, non versava in buone condizioni economiche. La squadra aveva liberato già diversi giocatori, e l'idea di acquistarlo nacque grazie ad...un tunnel attraversato in auto e ad una cena tra lo stesso Cardini e Bongiorni. Sarri era convinto che potesse segnare a raffica, con la maglia arancione: sfiorò la doppia cifra tra i dilettanti, la superò ampiamente l'anno dopo in C2 senza Sarri in panchina. Dopo un anno di distacco, il legame si ricompose alla Sangiovannese nel 2004-2005 in C1: anche lì, ad un livello decisamente superiore, arrivò a 9 gol in campionato. Sarri lo ha rivoluto in estate, dopo la rottura del legame che legava Bongiorni a Stefano Sottili, attuale allenatore del Bassano.

Massimo Nenci, Francesco Calzona, Simone Bonomi, Massimiliano Bongiorni: il poker di collaboratori che, per Maurizio Sarri, rappresentano non solo una parte dello staff tecnico del Napoli. Rappresentano una parte della sua carriera, della sua vita. Prima ancora che professionisti, alla base c'è un rapporto sincero d'amicizia e di fiducia.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli