Carrera: "Pausa Mondiale? Spalletti ha il tesoro Zenit, gli altri no. Sono in disaccordo su una tesi che circola sul Napoli. Un rammarico la mia annata in azzurro" | ESCLUSIVA

17.11.2022
19:00
Bruno Galvan

Massimo Carrera ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a CalcioNapoli24

Massimo Carrera e Luciano Spalletti hanno condiviso, seppur in annate diverse, l’esperienza in Russia guidando rispettivamente lo Spartak Mosca e lo Zenit. Chi conosce come si riprende da una sosta medio lunga come questa per il Mondiale è certamente Carrera che spiega ai nostri microfoni perché il Napoli può godere di un vantaggio di non poco conto.

Carrera, avrebbe mai pensato di trovare un Napoli così staccato dalle inseguitrici a questo punto della stagione?

“Nessuno penso si poteva aspettare una partenza così folgorante del Napoli. Gli azzurri sono lì con merito perchè hanno fatto prestazioni e risultati davvero incredibili. Vanno fatti i complimenti alla squadra, Spalletti ed anche a chi ha saputo scegliere questi calciatori. Ad esempio confesso di non aver mai sentito parlare prima di Kvaratskhelia. L’ho visto giocare adesso un paio di volte e devo dire che siamo davanti ad un calciatore forte. Kim sembra giochi da anni in Italia”.

Come Spalletti lei ha vinto al primo anno da allenatore in Russia. In questo momento si fanno previsioni, talvolta anche un po’ forzate, sugli effetti di questa sosta per il Mondiale sul Napoli e le inseguitrici. Lei che ha avuto modo di testare una pausa simile cosa si sente di dire?

“Innanzitutto questa sosta per il Mondiale non è proprio come quella del campionato russo perché lì praticamente ci fermavamo totalmente per due mesi. Bisognava fare una preparazione atletica integralmente alla ripresa. Questa ‘forzata’ di adesso è più breve anche se comunque, non essendoci parametri precedenti sui quali basarsi in Italia, resta un’incognita sia per chi sta davanti ma anche per chi deve inseguire. Il Napoli ha un vantaggio di 8 punti, sono due partite e mezzo, rispetto alle altre. Non è semplice recuperare terreno specialmente ad un gruppo in fiducia come quello di Spalletti. Secondo me il margine per gestire c’è”.

Molti asseriscono che la sosta danneggi solo il Napoli, ma dimenticano che Spalletti sa come si riprende il passo avendo allenato come lei in Russia

“È un vantaggio di non poco conto che ha Spalletti rispetto agli altri suoi colleghi. Sono sicuro che saprà ricalibrare la preparazione. Sicuramente è un punto a suo favore di non poco conto. Farà tesoro di questo”.

Qualcuno ha tirato in ballo la Juve dei 102 punti di Conte per questo Napoli. Lei all’epoca era nello staff tecnico bianconero...

“Non so se il paragone può reggere, ci sono ancora tantissime partite. Penso che a Napoli, per come attendono lo scudetto, gli importa davvero poco fare 102 punti (ride ndr). Penso siano felici di festeggiare il tricolore a prescindere dal punteggio finale. Lo ripeto, questa squadra ha le carte in regola per arrivare fino in fondo”.

Il suo nome rievoca a tutti quel 17 marzo 1991. Era un Napoli-Bari, Diego Maradona giocò l’ultima partita in azzurro prima di essere squalificato

“C’ ero anch’io in campo. Cosa posso dire…Diego era una roba incredibile, più lo picchiavi o cercavi di mandarlo a terra e lui più si rialzava e andava via in pochi istanti. Gli davamo parecchie botte (ride ndr) ma non l’ho mai visto lamentarsi. Conservo ancora la sua maglia numero 10 come fosse un qualcosa di prezioso. Il primo incontro lo ebbi a Pescara, credo fosse la seconda annata di Diego in Italia. Era un qualcosa di pazzesco”

Con il Napoli ha giocato praticamente a fine carriera in un’annata piuttosto problematica

“Avevo 39 anni, ero svincolato perché l’Atalanta decise di non rinnovarmi il contratto. Accettati senza pensarci su due volte, il Napoli in qualsiasi categoria è sempre il Napoli. Dispiace ancora adesso di quella stagione perché sulla carta quell’organico poteva tranquillamente lottare per la serie A. I problemi economici della società furono un fardello di non poco conto. In più poi giocammo molte gare in campo neutro. Fu una stagione nata male e finita peggio”

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