Gamberini: "Sosta giunta al momento giusto, solo un rammarico per questo periodo. La mia sul secondo posto. De Laurentiis? Ecco cosa ci disse, non nascondo che..."

23.03.2013
13:50
Pasquale Cacciola

Alessandro Gamberini ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Marte Sport Live: "Si lavora, una settimana così anche se c'è l'assenza di tanti compagni ci serviva per ricaricare le pile e per lavorare. La sosta arriva al momento giusto, avevamo bisogno di questa dal punto di vista mentale. Non è stato un periodo di crisi ma solo un momento in cui i risultati non ci davano ragione. La vittoria con l'Atalanta è stata importante proprio perché le vittorie non arrivavano. L'unico rammarico è stata la partita con la Sampdoria in casa, era fondamentale vincere. Abbiamo sofferto molto la fase difensiva ultimamente, una fase che riguarda l'intera squadra e non solo la difesa. Abbiamo sfruttato la sosta per vedere le immagini e per evitare di fare gli stessi errori. Io goleador? Ci sono tanti altri compagni che calciano meglio di me. In allenamento provo il tiro solo per migliorare. Il match col Torino? Ora sono nove finali, sarà determinante più che mai il risultao. Il Milan sta attraversando un periodo straordinario, nemmeno noi ce l'aspettavamo. Per il secondo posto non è solo Napoli-Milan. Adesso abbiamo due punti di vantaggio e dobbiamo difenderli. E' tutto nelle nostre mani. Il Milan purtroppo è una squadra abituata a lottare per il vertice, quindi la rincorsa non li condizionerà. Tra di noi ci siamo detti anche prima dell'Atalanta di non pensare a niente e immaginare sempre come se fosse l'ultima di campionato. Cavani ritrovato? Mi è venuto da ridere quando ho sentito parlare di crisi. E' un giocatore che ti garantisce 20-25 goal all'anno. Semplicemente tutta la squadra non brillava, ma il contributo di Cavani è sempre importante, indipendentemente dai goal. La visita di De Laurentiis? Fu un discorso a quattro occhi con la squadra, si sono toccati temi importanti, interi. Credo che abbia dato alla squadra e all'ambiente quella serenità e tranquillità che mancava. Sinceramente molti di noi sentivano la pressione della lotta al vertice con la Juve. Ora attenzione al Torino che è in grande forma, lo dimostra una convocazione di Cerci. Atalanta? Avevamo bisogno del sosteno della città, lo stadio era pienissimo".   

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