GRAFICO CN24 - Incertezze e paure, anche i numeri inchiodano Rafael: ha attenuanti, ma una statistica preoccupa in ottica campionato. Alla difesa manca la parola di Reina

20.10.2014
15:00
Bruno Galvan

di Bruno Galvan, twitter: @BrunoGalvan85

Altri due gol subiti e tanti dubbi e rimpianti. Sul banco degli imputati finisce ancora la difesa del Napoli che ieri ha praticamente regalato il pareggio all’Inter nonostante fosse ben piazzata. Il nome sempre più nel mirino della critica, è quello del portiere Rafael che non sta convincendo in questo inizio di stagione. Il brasiliano sembra il lontano parente del portiere che lo scorso anno diede tanta sicurezza e affidabilità quando giocava al posto del veterano Pepe Reina. L’infortunio patito nel match di Europa League contro lo Swansea è stata una mazzata sia fisica che psicologica. Da quel punto un lungo calvario che Rafael ha saputo superare grazie al grande lavoro insieme allo staff medico. Nonostante ciò, il brasiliano sembra ancora incerto fra i pali dove non dà sicurezze ad un reparto già incerto di suo. La perdita di Pepe Reina in tal senso si fa sentire perché era un leader in tutto e per tutto.

UN DETTAGLIO IN PIU’ – Può essere poco, ma il fatto che il Napoli l’anno scorso aveva come asse centrale difensiva Reina, Albiol e Fernandez non era poco sul piano comunicativo in campo. Tutti e tre parlavano in spagnolo e la comunicazione in campo avveniva in modo più facile. Ora invece ci sono Rafael che parla il portoghese, Albiol spagnolo e Koulibaly il francese, qualche problema di comunicazione può starci in alcuni frangenti di gioco. Non è un dettaglio da trascurare perché, chi ha giocato un po’ al calcio, sa bene quanto sia importante la comunicazione fra il portiere e i due centrali di difesa che si muovono anche in base alle direttive dell’estremo difensore.

STATISTICA CHE FA RIFLETTERE – Analizzando i numeri di queste sette gare di campionato, viene fuori che il Napoli ha subito 26 tiri nello specchio della porta, subendo 9 reti. In pratica Rafael si lascia segnare quasi ogni 3 tiri, troppo per chi vuole puntare ai vertici del campionato. Se invece guardiamo al rapporto fra tiri e parate, la media è di 1,53. Serve una sterzata e soprattutto una scossa sia verso Rafael che per il resto della retroguardia. I numeri parlano chiaro, ora Rafael deve blindare la porta da critiche e spazzare via tutte le sue incertezze.

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