I voltagabbana del tricolore: allo Spalletti napoletano non hanno perdonato nulla

08.09.2023
12:00
Bruno Galvan
A Luciano Spalletti va il più grande in bocca al lupo per l'incarico da CT. E' un compito arduo, ma che siamo sicuri saprà sicuramente svolgere con competenza e passione come ha fatto ovunque si è seduto in panchina. Fatta questa doverosa premessa nei confronti di un allenatore che non sarà mai dimenticato dai napoletani, da diverse settimane stiamo però assistendo al teatrino dei voltagabbana del tricolore.
 
Quando Luciano era sulla panchina del Napoli, gli stessi quotidiani, non gli hanno perdonato nulla sotto l'aspetto della critica talvolta feroce ed anche finita poi sul personale. Tra le gufate per non fargli vincere lo scudetto passando per l'uomo che caccia i capitani finendo poi alle questioni meramente tecniche, sembra assistere oggi ad una poderosa retromarcia da parte della critica. Anzi, sembra quasi che quello con la tuta dell'Italia sia il fratello gemello di quello napoletano.
 
Se oggi Spalletti viene dipinto come top allenatore, gestore impeccabile e quanto altro, perchè allora quando era sulla panchina del Napoli non gli veniva perdonato nulla dalla stessa critica? Se un allenatore ha qualità non è che questa viene fuori a seconda di dove e per chi allena. Spalletti è sempre stato un innovatore del calcio,  fa sorridere che qualcuno se ne accorga soltanto ora.
 
A Napoli ha fatto un'impresa, ma nel corso del biennio gliene hanno scritte di tutti i colori. Gli stessi critici oggi se li ritrova in conferenza a Coverciano dove magicamente Luciano ora è diventato immacolato. L'ex allenatore del Napoli è uno che sa il fatto suo. Ha l'età e l'esperienza giusta per ricordarsi tutto. Probabilmente più di qualcuno sta adottando il metodo 'scurdammoce 'o passato' per il bene della Nazionale. Resta un mistero il cambio di rotta su tecnico di Certaldo. Pregiudizio verso Napoli oppure opera di sostegno alla causa tricolore?
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