Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne
Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne

Raiola entra, Insigne apre, De Laurentiis…?

06.04.2019
15:00
Claudio Russo

Insigne ha parlato del suo rapporto con Raiola, ed i tifosi del Napoli temono una sua eventuale partenza. Qual è il pensiero del presidente De Laurentiis?

Mino Raiola entra, Lorenzo Insigne apre, Aurelio De Laurentiis cosa fa? Teoricamente si potrebbe riassumere così l’intervista rilasciata dal capitano del Napoli al Corriere dello Sport. Una intervista chiara, coerente e che fa luce su diverse cose. A differenza di altri che, parlando di un eventuale addio, si ponevano un limite che dava quella solita sensazione di ‘dice e non dice’ - Insigne prende la questione di petto e ci mette la faccia. Gli va dato atto. Ma non è che abbia detto di voler andar via a tutti i costi. Assolutamente no. Quindi calma con i giudizi affrettati, dettati anche dalle parole in prima pagina.

Insigne getta la maschera, ma il tempismo...

Non si è mai nascosto Lorenzo, va detto. Anche quando ha avuto delle reazioni poco felici nei confronti del pubblico, che sia dopo una sostituzione o nello sfogo subito dopo il Sassuolo. Il tempismo dell’intervista-confessione, a cinque giorni dalla partita più importante dell’anno, non è perfetto.

Anzi, a leggere le reazioni social il sentimento medio non è positivo: nonostante la rassicurazione («Siete liberi di non crederci. Ma ritengo che Raiola sia il più forte in circolazione e che rappresenti un’autorità. Ma non c’è dietrologia, qua voglio starci a lungo»), il legarsi a Raiola per molti può significare - anche erratamente, per carità - un eventuale addio.

Si attende la risposta di De Laurentiis

Se una parte parla, l’altra potrebbe rispondere. Perché il tifoso del Napoli vorrebbe a questo punto chiarezza: qual è il punto di vista di De Laurentiis? A Salisburgo disse

Non mi risulta che sia sul mercato, un conto è desiderare, un conto è dire che sia appetibile. Non c'è un prezzo”

A settembre però il prezzo lo fece:

Una clausola “simbolica” ce l’ha Insigne: con Raiola abbiamo stabilito che se arriva un’offerta da 200 milioni, lo vendiamo. Non è un accordo scritto, ma verbale. Duecento milioni, chiaro?

A distanza di cinque mesi, un’inversione di marcia. Difficile, tuttavia, che il patron si potesse riferire a lui due settimane fa: 

Abbiamo fatto tesoro di chi è più corretto per un gioco ancelottiano e chi invece, pur essendo un grandissimo campione di grandi prospettive, forse è meglio che giochi da qualche altra parte"

Insigne va per i ventotto anni, e le prospettive sono passate da un pezzo: rimane solo l’amarezza nel cuore del tifoso, che ha visto un capitano - Hamsik - cercare ossessivamente la cessione in Cina; ed un altro - Insigne - che a pochi mesi dall’ufficalizzazione della fascia parla apertamente di

«ritrovarsi dinnanzi ad un’offerta, come dire?, irrinunciabile. Questo sì, può succedere»

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