Fratelli Esposito con Reina, Callejon e Paolo Cannavaro
Fratelli Esposito con Reina, Callejon e Paolo Cannavaro

Movida, amicizie scomode e notti allegre: la rivoluzione silenziosa di Sarri, regole rigide imposte nello spogliatoio da padre di famiglia

23.06.2017
13:08
Redazione

Ricordate la battuta del patron De Laurentiis che scatenò il putiferio durante la cena di fine anno a Villa D'Angelo? Ebbene, stando a quanto emerge nelle ultime ore avrebbe un perchè. Secondo la ricostruzione fatta nelle scorse settimane dal Corriere del Mezzogiorno, il produttore cinematografico, in quella sede, invitò la signora Yolanda Ruiz a controllare le abitudini extra calcistiche del suo coniuge Pepe Reina. Uscita che indignò non poco la donna che rispose subito a colpi di tweet incassando anche la solidarietà della dolce metà di Callejon.

Quali sarebbero le presunte 'distrazioni' di Reina? Per l'editorialista di Repubblica, Antonio Corbo, da sempre molto ben informato sui fatti di cronaca sarebbero riconducibili allo stretto rapporto di amicizia con i tre fratelli arrestati ieri: Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito.

Volti noti in città, imprenditori che negli anni hanno fatto affari dal mondo dei giocattoli (punti vendita New Toys) fino alla movida con la gestione del locale 'Club partenopeo'.

L'estremo difensore di Cordoba ha un rapporto quasi fraterno con gli Esposito, addirittura ha fatto da padrino di battesimo al figlio di Gabriele postando anche con orgoglio la foto sui social: "Benvenuto Ciro, si omm"

Secondo quanto riferisce Il Mattino - Reina passa molto del suo tempo libero, anche di giorno e non solo a cena o nei locali, a spasso con i fratelli. Se c’è qualcuno del Napoli che ha bisogno di noleggiare una barca c’è sempre uno di loro che risolve la questione. Pepe, per esempio, si rivolge a uno degli Esposito persino per il trasloco in Germania,quando va a Monaco di Baviera nel 2014. È un rapporto quotidiano, dicono le carte, ma non c’è nulla, proprio nulla, che costituisce reato.

Ma non è l'unico. Anche con Josè Callejon, definito da Gabriele 'Fratemo', c'è uno strettissimo rapporto di amicizia a tal punto da invitarli al suo matrimonio in Spagna con Marta (vedi foto in allegato) e festeggiare in compagnia il 30esimo compleanno (vedi foto in allegato, ndr).

In precedenza anche Gonzalo Higuain era entrato nelle simpatie dei fratelli: capodanno festeggiato insieme e quando ci fu l'incidente in barco a bordo c'era anche uno di loro. L'anello di congiunzione è stato Paolo Cannavaro e Gabriele lo ringrazia pubblicamente quasi commosso: "Grazie a Paolo ho conosciuto te grande uomo oggi mio amico fraterno e forse anche di più. Non so che sia ma è un bene immenso".

Secondo il pool anticamorra guidato dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice e dei pm Francesco De Falco, Enrica Parascandolo e Ida Teresi i tre fratelli sono ritenuti responsabili di aver intestato ad un prestanome un’agenzia di scommesse del brand Eurobet in piazza Mercato per evitare sequestri, con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare le attività del clan. Intestazione fittizia, soldi ritenuti sospetti che finiscono nelle casse di un prestanome, grazie ad attività opache su cui sono chiamati a rispondere a partire da questa mattina

Amicizie 'scomode' e movida con notti allegre che secondo le voci di corridoio raccolte in Procura e le indiscrezioni che arrivano dalla Direzione distrettuale antimafia sarebbero abitudini cambiate con l'avvento di Sarri sulla panchina partenopea. 

Il Mattino scrive a riguardo: "Sarri, che è nato a Bagnoli ma che a Napoli non ha mai vissuto,con il sostegno della società, va a cercare i suoi calciatori, li porta in ritiro, inizia a “regimentare” le loro abitudini, intuendo che in giro le tentazioni sono tante. Troppe. E pericolose. Davvero. Padre di famiglia, capisce la situazione e ogni volta che può, nel chiuso dello spogliatoio, prova a dare ai suoi ragazzi delle regole di vita. Attenzione,ripete più o meno, questa è una città dove tutto sembra bello ma è tutto pieno di tentacoli e prima o poi ne chiede conto".

De Laurentiis, forse, ci aveva visto un'altra volta lungo: "Questa è una città rapace"...

FOTO ALLEGATE
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