Non dite al Napoli che c'è il Chievo, al Bentegodi media punti da incubo. Il saggio Benitez lucida l'amuleto del Dio Ekeko

28.01.2015
20:00
Bruno Galvan

di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85

Non dite al Napoli che c’è il Chievo domenica. Parafrasando un’espressione del saggio Benitez quando ha detto che il calcio è bugia, allora fingiamo che invece del Chievo, ci sia il Real di Verona. Il Napoli purtroppo contro le squadre tecnicamente inferiori ha buttato troppi punti in questi ultimi due campionati. Se a questo ci mettiamo che di fronte abbiamo la bestia nera per eccellenza degli azzurri, allora la prudenza non è mai troppa. D’altronde se andiamo ad analizzare gli ultimi cinque confronti fra Chievo e Napoli al Bentegodi, viene fuori una statistica da zona retrocessione per gli uomini di Rafa. In cinque gare due vittorie e tre sconfitte, con sei gol realizzati e otto subiti. Numeri che fotografano come il Napoli soffra e non poco il fattore psicologico nei confronti dei clivensi.

SONO SEMPRE TRE PUNTI – C’è un errore sistematico che l’ambiente napoletano commette puntualmente. Ora tutta l’attenzione è rivolta al mercato ed al restyling San Paolo, ma nessuno si preoccupa del Chievo perché tanto si dà per scontata la vittoria del Napoli. Un errore di presunzione che Benitez di certo non commetterà perché è grazie allo spagnolo che gli azzurri hanno sfatato il tabù Bentegodi raddrizzando un po’ i precedenti da film horror. Non è che contro le big le partite valgono 6 punti mentre con le piccole valgono meno, sono sempre e comunque tre punti. Sono queste le partite che alla fine contano al termine della stagione e non solo gli scontri diretti.

L’ANTIDOTO ARGENTINO – Nelle uniche due vittorie recenti del Napoli contro il Chievo, in attacco gli azzurri schieravano come punta centrale due argentini. Nel 2009/10 c’era Denis che andò peraltro a segno nel 1-2 finale, l’anno scorso c’era Higuain che realizzò una rete. L’antidoto albiceleste per dare continuità di risultati e scacciare via i fantasmi del Bentegodi, Benitez prepara il suo amuleto del Dio Ekeko (portafortuna tipico della zona boliviana e argentina) chiamato Gonzalo Higuain.

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