Antonio Conte
Antonio Conte

“Non puoi pensare di correre un GP a 300 all’ora se ti alleni a 120”. Come nasce la cultura da mezzofondista di Conte

07.06.2024
10:00
Bruno Galvan

Antonio Conte anche da calciatore è sempre stato uno che ha fatto del lavoro la prerogativa principale

“Testa, cuore e gambe”. Antonio Conte, nel 2013, pubblicò un suo libro scegliendo queste tre parole non banali nel titolo. Rappresentano in pieno le tre prerogative del nuovo allenatore del Napoli che ha sempre fatto della fatica e del lavoro i punti cardine della sua carriera in panchina. La preparazione fisica, praticamente da mezzofondista, di Conte è ben nota a tutti. Una delle frasi che ripeteva anche da calciatore era: “La realtà è il campo, la realtà è il sudore, la realtà è il sacrificio”. Pensare che la sua scalata dalla Juventina al Lecce e poi alla Juventus iniziò grazie alla cessione al club salentino di Antonio praticamente per 8 palloni e di una promessa che quel ragazzo fece a papà Cosimo e mamma Ada di continuare a studiare anche quando ci fu la chiamata della Juve.

Per comprendere il perché la sua preparazione fisica sia lo specchio del suo dna, basta prendere una frase che l’allenatore del Napoli disse qualche anno fa: “Non puoi pensare di correre un Gran Premio a 300 all’ora la domenica se in settimana vai solamente a 120. Ogni giorno - sottolineò Conte in una intervista al Nuovo Calcio -  ogni minuto dell’allenamento coi ragazzi, deve essere finalizzato al loro miglioramento, alla loro crescita. A diventare più bravi, dal punto di vista tecnico-tattico e anche fisico. Questo è il vero obiettivo. E per riuscirci bisogna allenarsi di più.  Se vai “forte” in settimana, hai più probabilità di farlo anche in gara”. C’è da giurarci che anche a Napoli porterà testa, cuore e gambe per rigenerare squadra ed ambiente.

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