Perché le menate sul bel gioco non servono al Napoli (per ora)

17.12.2023
11:00
Bruno Galvan
Mai come in questo momento conta solo vincere per il Napoli. Pretendere di essere anche belli sembra essere francamente troppo per chi come Walter Mazzarri ha dovuto mettere mano prima alla rigenerazione mentale e poi tattica di una squadra spaesata. La vittoria con il Cagliari deve essere accolta per quella che è e senza trionfalismi del caso. Questo Napoli è convalescente, c'è ancora tanto da lavorare. Nessuno si offenderà se diciamo che l'hanno decisa i singoli più che il collettivo, ma in questa fase conta fare punti di riffa o di raffa. La bellezza può aspettare con buona pace di chi sembra non debba esistere calcio senza estetica o possesso palla ipnotico. Ieri il Napoli, per esempio, ha avuto una percentuale altissima di possesso palla (67%) ma è stato fine a se stesso. 
 
Nel corso di queste settimane abbiamo letto molto della condizione atletica migliorata con Pondrelli. Non sappiamo se davvero il nuovo preparatore atletico ha apportato delle piccole modifiche rispetto a Rongoni. Sarebbe però singolare cambiare in corsa una preparazione atletica anche perché questa estate in ritiro si è sempre detto che la squadra ha messo benzina per il cosiddetto fondo afinché potesse durare a lungo con un calendario diverso rispetto lo scorso anno. Certamente Pondrelli ha messo o metterà qualcosa di suo, ma la questione atletica sembra essere leggermente migliorata. Anche qui il dato relativo al recupero palla ci dice che la squadra è un pizzico più reattiva e 'cazzuta' nelle riaggressioni una volta persa la conquista della sfera. Ieri sono state 53 le volte che gli azzurri hanno riconquistato subito palla. 
 
Resta il dato allarmante legato alle conclusioni verso lo specchio della porta avversaria. Anche ieri la squadra partenopea ha tirato  21 volte centrando i pali difesi da Scuffetti soltanto 5 volte. Praticamente la squadra di Mazzarri centra la porta una volta ogni quattro tentativi o poco più. Un rapporto decisamente deficitario che rischia di pesare sull'economia di una gara. Ora come ora conta vincere per guadagnare autostima e migliorare la classifica. Il resto può anche aspettare.
 
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