Lo stadio San Paolo di Napoli
Lo stadio San Paolo di Napoli

Se il calcio è industria, lo stadio è un cinema: come si riconquistano 153mila spettatori persi?

16.02.2019
15:00
Claudio Russo

Il San Paolo si è svuotato, il Napoli in un anno ha perso 153mila spettatori. De Laurentiis come può riconquistarli?

Il rapporto tra una parte dei tifosi del Napoli ed il presidente De Laurentiis non sarà mai tranquillo. Ci sarà sempre una conflittualità tra le due visioni del calcio, peraltro ratificata ancora una volta una decina di giorni fa dal patron:

Il Napoli è una società con finalità lucrative, il calcio è una industria punto e a capo. Voltiamo pagina”

Però i risultati, in negativo, si ripercuotono e si vedono allo stadio.

Il San Paolo si svuota

In occasione della conferenza stampa di presentazione del ritiro di Dimaro 2019, De Laurentiis si lamentò dei 19.455 spettatori di Napoli-Sampdoria:

"Mi dispiace che i tifosi, la cui unica ambizione è vincere lo scudetto: non essere una squadra forte che difende in maniera entusiastica difendere i colori della città. Dovevano esserci tutti allo stadio, invece erano 17-18mila: ma così si è tifosi del Napoli?”

Tralasciando la questione dell’ambizione della vittoria dello scudetto, i dati parlano chiaro: il Napoli ha perso, rispetto alla media dello scorso anno, 12.053 tifosi al San Paolo. Si passa dai 43.072 di media del 2017/2018 ai 31.019 spettatori dell’anno in corso, per dieci vittorie e due pareggi casalinghi finora.

Se il calcio è industria, lo stadio è un cinema

Il mini-abbonamento proposto dal Napoli per nove partite tra campionato e Coppa, a prezzi sin troppo contenuti, non ha sortito gli effetti sperati. Il tifoso del Napoli, quest’anno, sembra aver perso interesse nell’andare allo stadio. Resiste uno zoccolo duro, certo, ma quello c’è sempre: il tifoso non ancora totalmente fidelizzato, invece, se ne tiene alla larga. Perché il San Paolo è in condizioni oscene in attesa di un restyling che non lo cambierà totalmente? Perché la stagione agonistica - Europa League e big-match a parte - rischia di non avere più senso? Chissà.

Oppure, per dirla a-la-De Laurentiis, lo stadio virtuale ha avuto (finora) la meglio? D’altronde ne ha parlato tanto, mettendo spesso in secondo piano il tifoso in carne ed ossa. Se il calcio è industria indirizzata al guadagno, lo stadio può essere tranquillamente un cinema: il film ogni giorno in sala c’è sempre, ma lo spettatore - a meno che non sia un patito del grande schermo - può benissimo scegliere di vedere il film in tv o su internet.

È un controsenso dire che dovevano essere tutti allo stadio - pena il non essere tifosi - quando i numeri indicherebbero ben altre riflessioni. 372.225 spettatori totali al San Paolo in campionato (2 volte sopra i 40mila, 5 volte sopra i 30mila, 2 volte sotto i 20mila); lo scorso anno al 16 febbraio furono 525.565 (2 volte sopra i 50mila, 6 volte sopra i 40mila, 4 volte sopra i 30mila, mai sotto le 32.940 presenze). Sono 153.340 tifosi in meno, con relativo calo degli incassi l’industria. E come si riconquistano, considerando che tra club e tifoseria c'è una certa distanza?

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