Altro che freno, assist alla pirateria

09.11.2021
19:00
Gaetano Pantaleo

Stop abbonamento condiviso DAZN, che assist alla pirateria ed al classico

Sono passati sì e no due mesi e mezzo dall'inizio della stagione calcistica 2021/2022 e già la pazienza dei tifosi, fruitori della Serie A e quindi benzina per un motore pieno di problemi, è arrivata ai massimi livelli. Ed in tal senso è del tutto innegabile che DAZN abbia un ruolo di assoluto protagonista.

L'emittente streaming, infatti, come è noto rappresenta l'unica possibilità che si offre agli appassionati per seguire interamente il massimo campionato nostrano ed ora, dopo mesi di disservizi totali, di ritardi e di eventi che saltavano parzialmente o interamente in tutta Italia, pare sia intenzionata a cambiare in itinere la natura della sua offerta. Tutti, infatti, hanno sottoscritto un contratto con questo ente ad inizio campionato con la garanzia di poter seguire in tempo reale un medesimo evento da non più di due dispositivi, ma ora stanno per mutare, a quanto pare, le carte in tavola.

DAZN, stop abbonamento condiviso da dicembre

DAZN vorrebbe, a partire da dicembre, bloccare la doppia utenza e riportare le persone indietro di almeno 15 anni, oltre a spremere le finanze già provate dei cittadini. Analizziamo insieme cosa implicherebbe, eventualmente, questa decisione così come è stata fin qui presentata. Uno stesso evento, nel caso in cui questo provvedimento dovesse diventare ufficiale, non potrebbe più essere seguito da un padre e da un figlio, che magari di tanto in tanto di domenica, per qualsiasi motivo, non possono essere sotto lo stesso tetto. La soluzione è tanto immediata quanto sanguinosa: doppio abbonamento, con un esborso mensile che passerebbe dai 29,99 € attuali a 59,98 €, oppure niente partita. Per intenderci: l'anno scorso il costo di Sky comprensivo di tutti i pacchetti (Sport, Calcio, Cinema e Mondo Sky), per una offerta molto più articolata, era pari (escludendo offerte varie) ad 80 €, mentre solo per "Sport" e "Calcio" arrivava a 52 €, garantendo però, oltre ad un servizio più efficiente, anche un'informazione H24. Altro punto non di poco conto. Al di là delle differenze di prezzo, sono le modalità a far venire la nausea. Non essendoci alternative concrete, DAZN (se tutto dovesse essere confermato) andrebbe a spremere gli utenti facendo leva sulla passione degli appassionati, che rinuncerebbero a fatica alla propria squadra del cuore.

Stop abbonamento condiviso DAZN

Si vocifera da più parti che possa essere una strategia da parte di DAZN per contrastare la pirateria e porre un freno alla condivisione degli account. Ma siamo sicuri che sia questa la soluzione migliore? Siamo proprio sicuri che le persone, dinanzi ad un simile esborso necessario per seguire la propria squadra del cuore, non si rivolga proprio al tradizionale "pezzotto"? Soprattutto tenendo conto, si ripete, di quanti problemi sono stati fin qui riscontrati per la fruizione degli eventi. Insomma, la toppa messa rischia di essere peggiore della falla che si cerca di coprire. La pirateria è una piaga da risolvere e da sanare rapidamente. Ma non è dissanguando gli utenti che si pone un argine. Anzi, in questo caso sarebbe come affiggere il seguente cartello: "Prego, per il pezzotto di là". In attesa di risposte ufficiali da parte di DAZN (che per il momento si è rintanata in un "no comment"), ai tifosi non resta altro da fare che incrociare le dita.

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