Centro sportivo di Castel Volturno, SSC Napoli
Centro sportivo di Castel Volturno, SSC Napoli

Un acquisto in meno ed un centro sportivo in più

05.04.2018
19:00
Leonardo Vivard

Si chiedono i giovani, le infrastrutture, gli investimenti a lungo termine. Poi concluso il campionato il solito nauseante ritornello "Eh ma chi compriamo?".  Ma

Si chiedono i giovani, le infrastrutture, gli investimenti a lungo termine. Poi concluso il campionato il solito nauseante ritornello "Eh ma chi compriamo?"

E se al posto di un ormai famosissimo 'top player' si investisse una cifra equivalente per un centro sportivo all'avanguardia? 
Perchè è rinomato ormai che in quel di Napoli è meglio un uovo oggi che una gallina domani. Ma è ammissibile che un un club che milita costantemente in competizioni europee vanti un centro sportivo come quello di Castel Volturno?

Da Sarri a Benitez, entrambi hanno chiesto a De Laurentiis un complesso all'avanguardia in linea con le medie europee. Anche perchè, checchè se ne dica contro Younes (Camorra e balle sul nonno a parte), arrivare ed entrare nel centro di Castel Volturno non fa cambiare idea, ma se uno ha già qualche dubbio di certo non si convince a vestire l'azzurro. 

Fuorviante fare confronti con la Juve sul piano degli acquisti. Ma per guardare a centri sportivi moderni non bisogna arrivare per forza a Vinovo (Juventus Center). Basta fermarsi a Bergamo (Atalanta), Formello (Lazio), Milanello (Milan), Catania, eccellenze in Italia. Non tutte società ricche e prosperose. Basta fare delle scelte. 

Per citare qualche caratteristica, comunque, delle strutture dei bianconeri...

  • nove campi da gioco regolamentari (sette in erba naturale e due in erba sintetica), di cui:
  • uno di dimensione ridotta;
  • uno con copertura pressostatica mobile, utilizzato in caso di freddo e maltempo;
  • il 'Campo Ale & Ricky', con tribuna da 400 posti, adibito allo svolgimento delle partite casalinghe ufficiali del settore giovanile nonché della squadra femminile juventina;
  • una piscina che permette il nuoto controcorrente e l'idromassaggio;
  • un centro di fisioterapia;
  • una palestra di riscaldamento e musculazione;
  • calcio tennis;
  • sette spogliatoi per agonismo (uno per la prima squadra e sei per le squadre giovanili);
  • due magazzini;
  • Media Centre, un albergo di circa 350 m² coperti che ospita i giocatori e lo staff della squadra torinese. L'edificio comprende anche:
  • un centro di medicina sportiva;
  • una sala per le riunioni tecniche;
  • gli studi televisivi di JTV, canale tematico del club;
  • la sala stampa, che può ospitare fino a 30 giornalisti, per le conferenze stampa;
  • aree ospitanti di strutture degli sponsor del club;
  • Lo J-College (Juventus College), liceo scientifico-sportivo delle scienze applicate di secondo grado il cui titolare è la Juventus ed è operativamente attivo dal settembre 2012. Primo centro d'istruzione a essere gestito da una società sportiva in Italia e ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR)
  • Lo J-Hotel a 4 stelle con spa e 11mila mq

A Castel Volturno si contano tre campi da calcio in erba naturale, un laboratorio medico all'avanguardia, una sala conferenze, una sala video ed un salone per il merchandising. Non si chiedono alberghi e studi televisivi, sarebbe utopia al momento. Ma cominciare a fornire all'allenatore più campi da gioco con annesse le giovanili per poter consentire uno sviluppo agonistico in parallelo di tutto il club, e non solo della prima squadra, potrebbe essere un ulteriore passo verso l'apice. 

La Juventus ha preferito agglomerare giovanili e prima squadra nella stessa struttura. Diversa la 'strategia' del Napoli che vede allenare la Primavera al centro di Lusciano per poi giocare al centro di Sant'Antimo, mentre la squadra femminile si allena ai Kennedy. Praticamente dislocati su tre strutture. 

Si inizi a discutere di rinnovo anche per la struttura di Castel Volturno, con una base di contratto triennale. Parliamo, dunque, ancora di un complesso non di proprietà cui il club si affida con un canone di locazione. Niente infrastrutture proprie, l'asset del Napoli, se confermato il matrimonio con i Coppola, sarà costituito ancora unicamente da giocatori. Troppo poco per chi ambisce ai vertici. 

di Leonardo Vivard - Twitter: @LeonardoVivard

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