Una telefonata che allunga la vita...
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Non è un nome nuovo. Aurelio De Laurentiis provò a convincerlo tramite una telefonata prima che arrivasse Rafa Benitez a Napoli (clicca qui per leggere l'esclusiva di CalcioNapoli24 del mese di marzo), nell'estate del 2013. Cesare Prandelli rientrava in quella lista di nomi che avrebbero potuto sostituire Walter Mazzarri poi passato all'Inter. De Laurentiis contattò Prandelli offrendogli un biennale da 3.5 mln l'anno, ma la sua avventura con la nazionale italiana non era ancora finita, avrebbe dovuto disputare il Mondiale in Brasile e non se la sentì di dire sì al produttore cinematografico romano, patron del Napoli. Eppure l'ingaggio propostogli era di gran lunga superiore a quello della federazione italiana (1.2 mln). Fallì con la nazionale, il Mondiale svanì già nel turno a gironi e arrivarono immediate le dimissioni del tecnico bresciano. Pochi giorni, anzi poche ore, ed arrivò l'ufficialità del suo passaggio al Galatasaray, club turco che avrebbe dovuto puntare a vincere il campionato e a stupire in Champions. La dirigenza turca pensò di rilanciare il progetto affidandosi ad un allenatore che, in passato, arrivò ai vertici del calcio internazionale con la Fiorentina di Mutu, Frey e Gilardino. "Mi promisero Pato, Ibarbo, Douglas, Song e Campbell, ma dopo venti giorni dall'apertura del mercato mi riferirono che non c'erano i fondi per acquistare questi calciatori". L'avventura di Prandelli in Turchia finì con queste dichiarazioni. Insoddisfatto il tecnico che lasciò il timone della squadra (esonerato) ad un punto dalla prima in campionato, ma con zero speranze di andare avanti in Champions. Adesso è libero, il Napoli ci pensa e non si sa se si tratti di un ripiego, ma fatto sta che il nome di Prandelli è ancora molto caldo.
A FIRENZE IL TOP - Fu in viola che fece parlare di sè. Con una squadra composta da buoni giocatori, ma non campioni, riuscì a toccare le vette d'Europa, soprattutto nel 2009-10, con la Fiorentina che arrivò sino ai quarti di Champions, contro il Bayern. Uscì per 'colpa' di errori arbitrali, ma di quella Fiorentina veniva apprezzata la grinta e anche il buon gioco. Dopo la Viola, l'Italia. Conoscete il resto. Adesso torna Napoli prepotentemente, che sia lui il vero e 'nascosto' obiettivo di De Laurentiis?
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