Allan: "Dovevamo onorare la maglia e l'abbiamo fatto. Applausi per il Lipsia, ma prendiamo i lati positivi della gara. A Cagliari per ripartire"

23.02.2018
09:00
Redazione

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, però adesso è già Cagliari nei pensieri di chiunque, anche di Allan,

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, però adesso è già Cagliari nei pensieri di chiunque, anche di Allan, che prima di concedere tutto se stesso per inseguire lo scudetto, ha ancora voglia di rivivere questi centottanta minuti che quasi non gli dànno pace: «Abbiamo giocato come sappiamo ed è stata una grande partita che, ahinoi, non serve a niente. Passa il Lipsia, ed è giusto applaudirlo, ben sapendo che noi lo avremmo meritato per tutto quello che abbiamo fatto in questa nottata. Ha avuto un peso decisivo però il 3-1 del san Paolo, quando con un po’ di attenzione in più avremmo avuto modo di lasciarsi qualche occasione in più per qualificarci. Ma prendiamo gli aspetti positivi di questa gara».

E ne sono, osservando Allan, la sua fisicità, la sua presenza, quel desiderio di restare in corsa, fin quando l’arbitro non ha fischiato: l’accelerazione (mostruosa) che conduce al raddoppio è sua, come una gara improntata sulla determinazione, sul senso tattico e sulla esplosività. «Abbiamo onorato questa maglia: lo dobbiamo in assoluto al club e a noi, ma lo dovevamo anche a questi tifosi che non ci lasciano mai soli e che ci hanno seguiti fin qui, credendoci almeno quanto noi. Siamo stati sfortunati negli episodi, e ciò può capitare nel calcio: il rimpianto esiste, ci mancherebbe, ma siamo contenti della nostra risposta, dopo quel match d’andata». Da Lipsia a Cagliari, però, è ormai un percorso obbligato, la prima tappa di questo mini-campionato in cui Allan insegue ogni ambizione: lo scudetto e, se possibile, anche una convocazione di una Nazionale alla quale, anche ieri sera, ha lanciato l’ennesimo, autorevole messaggio. «Ho l’amaro in bocca, come tutti i miei compagni di squadra, e la soddisfazione per il successo e per il modo con cui l’abbiamo ottenuto viene cancellato da questa delusione. Ma bisogna ripartire immediatamente».  

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