Avellino nei guai, otto deferiti per partite truccate: c'è Izzo, si rischia la retrocessione

17.12.2016
16:00
Redazione

A sette mesi dagli arresti della Dda di Napoli, che nell’ambito dell’inchiesta sul clan Vannella Grassi ipotizzo' un intreccio di partite truccate, sono arrivati i deferimenti della Procura Federale della Figc, come riporta Il Mattino. Le partite incriminate sono Modena-Avellino (1-0) del 17 marzo 2014 e Avellino-Reggina (3-0) del 25 maggio dello stesso anno: dovranno comparire davanti al Tribunale Federale Nazionale- Sezione Disciplinare otto calciatori, oltre ai rappresentanti di Avellino 1912 e Torbellamonaca Breda, societa' per la quale risultava tesserato Luca Pini, intermediario del clan che, secondo l’accusa, avrebbe architettato le combine con la complicitaÌ di Francesco Millesi e Armando Izzo. L’Avellino rischia dei punti di penalizzazione per responsabilita' oggettiva e la retrocessione diretta qualora venisse dimostrata l’omessa denuncia del presidente. Per la prima partita, oltre a Pini, Izzo e Millesi coinvolti pure per Avellino- Reggina, sono stati deferiti Maurizio Peccarisi, Fabio Pisacane, Mariano Arini, Luigi Castaldo, Raffaele Biancolino e il presidente dell’Avellino Walter Taccone che ha affidato la sua difesa ai legali Edoardo Chiacchio e Innocenzo Massaro: “Le accuse fantasiose di Luca Pini, indagato per concorso esterno di stampo camorristico sono facilmente smontabili dalle tante incongruenze rese nella sua stessa deposizione". L’avvocato Chiacchio aggiunge: “L’unica sorpresa riguarda il provvedimento verso Taccone per omessa denuncia ma nelle sedi competenti dimostreremo tranquillamente che non ne sapeva assolutamente nulla”.

a cura di Simone Guadagno

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