Benitez ringrazia De Guzman e cancella la delusione Champions

01.09.2014
10:20
Bruno Galvan

LARISCOSSA del Napoli porta la firma di De Guzman: uno dei tanto criticati nuovi acquisti, gettato nella mischia da Benitez per l’assalto finale e decisivo con un guizzo di rapina: al 5’ di recupero. Il battagliero Genoa di Gasperini meritava di più, ma è altrettanto vero che gli azzurri non hanno rubato nulla e hanno avuto il merito di crederci sempre, nonostante i loro limiti tattici e strutturali. Lo choc per l’uscita dalla Champions è stato invece superato, grazie a una vittoria (2-1) strappata in extremis e comunque sofferta, che ha fruttato i tre punti e la tregua con i tifosi. Bella la dedica di tutto lo stadio alla memoria di Ciro Esposito, nel nome del tradizionale gemellaggio. È uscito tra gli applausi anche il Genoa, come al solito rivoluzionato da Preziosi e reso spavaldo (pure troppo) da Gasperini: con gli ottimi Pinilla, Edenilson e Perotti. De Guzman a parte, invece, Benitez non era riuscito a sorprendere gli avversari. Due indizi fanno quasi una prova: il nuovo Napoli assomiglia fin troppo da vicino a quello della stagione scorsa, coi soliti bagliori in attacco e gli stessi difetti nel reparto difensivo, travolto nello spareggio di Champions League a Bilbao e messo spesso alle strette anche ieri sera dal Genoa. Rafa ha inseguito per tutta l’estate una soluzione, aspettando invano che intervenisse in suo soccorso la società, sul mercato. I problemi sono invece rimasti irrisolti e la squadra azzurra ne ha già pagate le conseguenze, con la scioccante eliminazione europea e l’inevitabile contraccolpo psicologico subito dai calciatori. Tra i tifosi non c’è invece tanta fiducia nei rinforzi: David Lopez è appena arrivato e dovrà affrettare il rodaggio. Ma la vittoria di ieri è la migliore delle terapie. Benitez ha rischiato una partenza a handicap anche in campionato, pescando però al momento giusto il jolly De Guzman. L’esordio di ieri contro il Genoa è stato perfino più sofferto del previsto, nonostante la partenza a razzo e il vantaggio trovato al primo assalto (3’): grazie alla combinazione Real tra Higuain e Callejon. Rafa aveva chiesto proprio ai due attaccanti di dare l’esempio ai compagni, per trascinarli oltre lo choc per la sconfitta di Bilbao. Nemmeno il sussulto iniziale, invece, è bastato agli azzurri per scrollarsi di dosso il momento di evidente difficoltà: fisico, tattico e mentale. È una questione di testa, però non basta la sola psicologia per curarla. Nel gioco aereo i difensori non la prendono mai e l’acquisto di Koulibaly non ha cambiato niente. Pinilla ha potuto infatti fare quello che ha voluto, trovando il meritato pareggio al terzo tentativo, nel finale del primo tempo. Ma l’attacco azzurro è una macchina da guerra e nella ripresa ha sfornato occasioni a raffica, fino al colpo del meritato ko a tempo scaduto.

Fonte : Repubblica
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