Bennato: "Maradona si alzava per dare soldi anche ai lavapiatti. Adoro tre calciatori del Napoli di Conte"
Edoardo Bennato ha rilasciato una intervista a Tuttosport. Il cantautore ha parlato di Maradona, Conte e Spalletti
Edoardo Bennato ha rilasciato una intervista a Tuttosport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “Diego l’ho conosciuto bene, ho avuto modo di apprezzarlo nelle cose semplici. Un adolescente che a un certo punto riesce ad essere consapevole delle proprie capacità e si sente in debito con gli altri per il suo talento. Considerava le sue capacità una illuminazione divina. Era sempre portato, nelle sue relazioni, a privilegiare le classi disagiate. Si faceva voler bene dai poveri, dai disperati. Se mangiavamo al ristorante, lo vedevo andare in cucina per dare soldi ai lavapiatti. Anche lo sguardo di Pelé era lo sguardo di riconoscenza per un dono avuto”
E chi le piace del suo Napoli?
“La lista è lunga: apprezzo Lobotka, che è fortissimo. Così come apprezzo Politano. E McTominay: peccato abbia preso un palo contro l’Atalanta! Un gol avrebbe cambiato le sorti di quella partita disgraziata…".
Conte l’ha già incrociato?
“Ancora no, invece con Spalletti c’è un dialogo costante e molto spesso siamo insieme. Luciano è fortissimo a tutti i livelli: mi fa piacere stare con lui perché ha il senso dell’ironia. Mi ha portato in giro a mangiare, sono stato a casa sua alla bellissima festa che fa in onore e ricordo del fratello Marcello. In sua compagnia si sta davvero bene. Per scherzare si è messo pure a cantare: mica si tira indietro. E come allenatore è eccezionale. Luciano è anche uno psicologo. Riesce a capire umanamente i suoi giocatori e da ciascuno tira fuori la parte migliore. Per certi versi anche Conte è così: fa in modo che ogni atleta dia il meglio, lo rassicura e lo sprona”.
Conte sì che canterebbe volentieri con lei, è appassionato di karaoke.
“Avevo invitato tutti gli azzurri al mio concerto all’Arena Flegrea, ma dovevano partire per una trasferta e non sono riusciti a venire. Sarebbe stato un momento importante perché il mio concerto dà energia e potrebbe generare carica. La musica è questo: uno scambio di propositività ed emozioni tra chi la fa e chi la ascolta”.