
Bologna, il presidente onorario Gazzoni: "Arbitro influenzato dal San Paolo, c'è un limite a tutto: ora basta!"
Giuseppe Gazzoni Frascara, presidente onorario del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Bologna. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:
Giuseppe Gazzoni Frascara, presidente onorario del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Bologna. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Napoli-Bologna? Che come sempre c’è troppa riverenza nei confronti delle grandi. VAR? Di sicuro andrà rivisto e migliorato, anche se quando arbitri davanti a 60 mila spettatori sei inevitabilmente influenzato e appena vedi uno che appoggia la mano sulla spalla dell’avversario dai rigore. Intanto cominciamo a cambiare il Var, è il primo passo, perché l’idea è giusta, ma quella corsetta al televisore è penosa".
Su Donadoni: "Mi è piaciuto, lo avrei abbracciato, perché ha detto quello che tutti noi pensiamo. Donadoni ha fatto bene e ha parlato bene, c’è un limite a tutto, ora basta. Non conterà niente e non porterà a niente la sua legittima analisi, ma chi di dovere deve capire che noi del Bologna non abbiamo l’anella al naso. Ci fosse stato Renzaccio immagino cosa avrebbe detto e fatto…. Lui fece diventare il Bologna come il Real Madrid a forza di protestare contro gli arbitri. Spero che Donadoni faccia altrettanto".
Su Fenucci: "Ha tanti ruoli Fenucci, lui rappresenta il nuovo calcio, che è molto più complicato di quello dei miei tempi".
Sulla società: "Ce la deve mettere Joey, anche perché il calcio senza stadio non sta in piedi. Se uno stadio non diventa un parco divertimenti con dentro la partita, il calcio in Italia sarà sempre meno competitivo in Europa. Lo stadio caratterizza l’importanza della società. Poi è evidente che Saputo dovrà arrabbiarsi anche con le istituzioni chiedendo rispetto per il Bologna. E sapete perché? Perché Saputo deve godere di maggiore considerazione rispetto a chi prende i soldi dei diritti televisivi in anticipo per fare cassa".