Cagliari, Giulini sul rigore Cacciatore-Ghoulam: "Nessuno sapeva della tecnologia 3D: certe decisioni sono davvero incomprensibili"
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.
Giulini, ora siamo tutti più ricchi ed eruditi e bisognerà persino dire grazie a Cacciatore, il suo calciatore: senza di lui, non ci saremmo calati, forse, in questa dimensione."E infatti: perché il punto focale della vicenda, del fallo di mano di Cacciatore, non è stabilire se il rigore ci fosse o meno ma scoprire - verrebbe da dire solo per merito dell’episodio - che esiste una tecnologia capace di valutare oggettivamente casi come quello di domenica".
Ve lo potevano dire... E comunque Napoli-Cagliari diventa la nuova frontiera, somiglia ad uno spartiacque."Non mi risulta che in alcuna riunione o incontro ufficiale si sia mai parlato di questo supporto del quale abbiamo avuto poi cognizione dalla tv e da Rizzoli. E immagino che una struttura del genere, simile a quella della Goal Line, abbia bisogno di altri sistemi tecnologici altamente evoluti, anzi di più".
I protagonisti del calcio oscurati dalle innovazioni: in pratica, hanno spento il decoder per un po’ e vi hanno negato le informazioni. Sarebbe come ritrovarsi condannati per aver commesso un reato sul quale non si è ancora legiferato e del quale, dunque, non si conosca l’esistenza."Bisognerebbe che chi vive in questo Mondo - i dirigenti, gli allenatori, i calciatori, i giornalisti e anche i tifosi, se permettete - siano preventivamente aggiornati sulle novità. La Goal Line e le immagini sul fuorigioco hanno di fatto azzerato ogni forma di discussione e penso che abbiano anche trasmesso serenità alla gente, arbitri compresi".
Mentre domenica sera, a un certo punto, Napoli-Cagliari è diventato un caos prima in campo e poi anche dopo. E dinnanzi alla tv ma anche uscendo dal San Paolo, qualcuno era disorientato...
"Al centro del sistema-calcio va sistemato il tifoso, che ci sostiene non solo con gli sforzi economici ma anche con la passione e con la fede. Assumere decisioni che restano incomprensibili, e non soltanto per loro, vanifica i sacrifici, smorza gli entusiasmi e poi diventa complicato, quasi impossibile, spingere la gente allo stadio o chiedergli di acquistare abbonamenti per la pay-tv".
Rizzoli l’ha aiutata a comprendere (dopo) e però un po’ l’ha fatta anche arrabbiare...
"Ho buona considerazione di lui, anche in questo nuovo ruolo, è una persona perbene e un professionista leale, ma stavolta sarebbe stato giusto e corretto sostenere che le immagini non smentiscono in maniera indiscutibile la decisione dell’arbitro Chiffi e che Mariani avrebbe dovuto evitare di intervenire per segnalare un presunto rigore. Perché il protocollo, fino a domenica sera, era questo".