Cagliari, Giulini sul rigore Cacciatore-Ghoulam: "Nessuno sapeva della tecnologia 3D: certe decisioni sono davvero incomprensibili"

07.05.2019
09:30
Redazione

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.


Giulini, ora siamo tutti più ricchi ed eruditi e bisognerà persino dire grazie a Cacciatore, il suo calciatore: senza di lui, non ci saremmo calati, forse, in questa dimensione.

"E infatti: perché il punto focale della vicenda, del fallo di mano di Cacciatore, non è stabilire se il rigore ci fosse o meno ma scoprire - verrebbe da dire solo per merito dell’episodio - che esiste una tecnologia capace di valutare oggettivamente casi come quello di domenica".
 
Ve lo potevano dire... E comunque Napoli-Cagliari diventa la nuova frontiera, somiglia ad uno spartiacque.

"Non mi risulta che in alcuna riunione o incontro ufficiale si sia mai parlato di questo supporto del quale abbiamo avuto poi cognizione dalla tv e da Rizzoli. E immagino che una struttura del genere, simile a quella della Goal Line, abbia bisogno di altri sistemi tecnologici altamente evoluti, anzi di più".
 
I protagonisti del calcio oscurati dalle innovazioni: in pratica, hanno spento il decoder per un po’ e vi hanno negato le informazioni. Sarebbe come ritrovarsi condannati per aver commesso un reato sul quale non si è ancora legiferato e del quale, dunque, non si conosca l’esistenza.

"Bisognerebbe che chi vive in questo Mondo - i dirigenti, gli allenatori, i calciatori, i giornalisti e anche i tifosi, se permettete - siano preventivamente aggiornati sulle novità. La Goal Line e le immagini sul fuorigioco hanno di fatto azzerato ogni forma di discussione e penso che abbiano anche trasmesso serenità alla gente, arbitri compresi".
 
Mentre domenica sera, a un certo punto, Napoli-Cagliari è diventato un caos prima in campo e poi anche dopo. E dinnanzi alla tv ma anche uscendo dal San Paolo, qualcuno era disorientato...
"Al centro del sistema-calcio va sistemato il tifoso, che ci sostiene non solo con gli sforzi economici ma anche con la passione e con la fede. Assumere decisioni che restano incomprensibili, e non soltanto per loro, vanifica i sacrifici, smorza gli entusiasmi e poi diventa complicato, quasi impossibile, spingere la gente allo stadio o chiedergli di acquistare abbonamenti per la pay-tv".
 
Rizzoli l’ha aiutata a comprendere (dopo) e però un po’ l’ha fatta anche arrabbiare...
"Ho buona considerazione di lui, anche in questo nuovo ruolo, è una persona perbene e un professionista leale, ma stavolta sarebbe stato giusto e corretto sostenere che le immagini non smentiscono in maniera indiscutibile la decisione dell’arbitro Chiffi e che Mariani avrebbe dovuto evitare di intervenire per segnalare un presunto rigore. Perché il protocollo, fino a domenica sera, era questo".

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