Callejon e la Spagna, il merito è anche di Rafa Benitez! Era il luglio del 2013 e il tecnico spagnolo già conosceva il futuro...

17.11.2014
11:40
Redazione

Ogni promessa è debito: ma, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, a luglio del 2013, in quell’estate rovente e indecifrabile, come può essere la prima pagina d’un libro fresco di stampa, qualcosa s’intuì. «Io dico che Callejon segnerà venti reti». Certo: José Maria Callejon che, con il Real Madrid, era arrivato (massimo) a dieci e che Rafa Benitez incorona come top bomber d’un Napoli che sta nascendo intorno ad Higuain. Venti reti, mah....E invece, un anno dopo, quando Callejon non ha deluso ed ormai, nella sua seconda tornata partenopea, è già arrivato a quota otto, c’è dell’altro: c’è la «roja» e un sogno da vivere assieme, da celebrare (ufficialmente) attraverso il proprio sito d’un allenatore che può esaltare quel diavoletto che una ne fa e cento ne inventa. «Io so quanto ha dovuto lavorare e quanto abbia lavorato per raggiungere questo traguardo. Sono felice per lui». Callejon è l’esaltazione del codice-Benitez, la giocata per cambiare il fronte offensivo, andando a cercare l’irruzione estemporanea (però studiata) d’un uomo che ha il gol nel sangue. Callejon è venti gol nella sua prima stagione - sparsi tra l’Italia e l’Europa - e adesso stiamo ad otto, tutti in campionato, quasi in fotocopia, o lo cerca Higuain allargando verso sinistra e poi rimediandolo sul rimorchio dal lato opposto, o lo pescano con lancio, una scucchiata dolce, alle spalle del quarto di sinistra avversario. Lui c’è, al volo come a Marassi, di piatto come a Reggio Emilia, schiacciandola come contro il Torino: lui è lì per convincersi ch’è stato un affare, per mandare i messaggi (poi raccolti) a Vicente Del Bosque. E Benitez, stavolta anche di più, può essere fiero di quella scelta dell’estate del 2013, quando nell’elenco dei rinforzi infilò subito Callejon: «Ogni volta che un mio calciatore viene convocato in Nazionale, sono particolarmente contento. So cosa possa significare rappresentare il proprie Paese. In questo caso, posso dire che gioisco con José perché ho avuto modo di scorgere le difficoltà per riuscire ad approdare in una Nazionale così forte e sono anche consapevole dei sacrifici che ha fatto Callejon per riuscirci. Ma al suo fianco, con lui, è tutto il Napoli che festeggia questo traguardo, che ci auguriamo sia soltanto il primo di una lunga serie». I figli (calcisticamente parlando) so’ piezz ‘e core ovunque..

 

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