Cardinale Sepe ancora ricoverato e con l'ossigeno, il primario del Cotugno: "Con questi sintomi, bisogna ricorrere prima e subito al ricovero"

24.01.2021
10:00
Redazione

Ultime Covid-19 Napoli - Le condizioni del cardinale Sepe, ancora ricoverato e con l'ausilio dell'ossigeno

Ultimissime Coronavirus Napoli - Sono discrete e stabili le condizioni cliniche del cardinale Crescenzio Sepe che dal pomeriggio di venerdì scorso è ricoverato al Cotugno, nell'unità di degenza ordinaria di Malattia infettive diretta da Rodolfo Punzi. La diagnosi di ingresso in ospedale è polmonite interstiziale bilaterale causata da Sars-Cov-2.

Coronavirus Napoli, ancora ricoverato il cardinale Sepe: le condizioni

Come racconta l'edizione odierna de Il Mattino,

Sepe ha una modesta assistenza di ossigeno con maschera di Venturi, ma non è in sub intensiva e non ha certo bisogno di una rianimazione. È tuttavia sotto stretta osservazione per l'età, le comorbilità (la concomitante presenza di altre patologie o fattori di rischio come soprappeso, leggera iperglicemia). Ieri mattina ha fatto colazione in stanza, dopo aver trascorso la notte serenamente e la saturazione di ossigeno si è normalizzata salendo da 94 a 97 con un battito cardiaco di 78 pulsazioni al minuto.

«In questi casi - ha dichiarato il primario del pronto soccorso del Cotugno Nicola Maturo - quando ci sono i sintomi di insufficienza respiratoria e la saturazione di ossigeno scende a valori inferiori a 95 bisogna ricorrere subito al ricovero per sbarrare il passo alla progressione della malattia. Giusto ricoverarlo - ha aggiunto Maturo intervenendo al Tgr - forse doveva venire un po' prima».

Cardinale Sepe a Dimaro con De Laurentiis

La degenza di Sepe, se tutto proseguirà per il meglio, dovrebbe durare altri 4 o 5 giorni. La sua agenda, in questo lasso di tempo, dovrà essere completamente azzerata. Oltre all'annullamento della messa di ringraziamento di oggi, a conclusione del suo mandato pastorale, potrebbe essere a rischio anche il passaggio del testimone e la cerimonia ufficiale di insediamento del suo successore, don Mimmo Battaglia, in programma il 2 febbraio.

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