RETROSCENA - Nello spogliatoio del Napoli è vietato pronunciare il nome Juventus! Sarri vuole così e i suoi giocatori lo assecondano

21.04.2018
08:30
Redazione

 Vi proponiamo, di seguito, l'editoriale di Monica Scozzafava per il Corriere del Mezzogiorno "Qualcosa è cambiato rispetto

 Vi proponiamo, di seguito, l'editoriale di Monica Scozzafava per il Corriere del Mezzogiorno

"Qualcosa è cambiato rispetto alle altre, terribili, vigilie di Juventus-Napoli. La città resiste all’entusiasmo e ha deciso di vivere come in una campana, provando quasi a dimenticare l’appuntamento di domani sera all’Allianz Stadium. Lo scorrere molto soft degli ultimi tre giorni ha dato l’esatta dimensione di un popolo che probabilmente è anche stufo di sognare e basta. É seccato di dover ostentare a destra e a manca la voglia matta di rivalsa nei confronti della Signora. E così soffoca la speranza. Piuttosto che dover ammettere poi la delusione, fa finta che la squadra avversaria del Napoli sia una come tante.

Neanche la si nomina. E a testimonianza di quanto sia forte l’empatia tra la squadra e la città tifosa, anche nello spogliatoio gestito da Maurizio Sarri l’ordine di scuderia è lo stesso. Allenamenti, concentrazione e massimo rigore, come sempre e più di sempre. Ma tutti evitano di pronunciare il nome. C’è un avversario da provare a battere, c’è un obiettivo da non far morire a cinque giornate dal termine del campionato e c’è tanta adrenalina in circolo.

Ma è la Juventus? Si sa ma non si dice. Sarri vuole così e i suoi giocatori lo assecondano. Un modo per tenere la mente più serena, per esorcizzare eventualmente la paura. Attenzione, nessuno pensa nascondersi, piccolo, dietro la montagna bianconera ma la pressione va tenuta sotto strettissimo controllo.

Rispetto alla Juventus, quest’anno, il Napoli non ha fatto risultati eccezionali contro le cosiddette big e c’è una ulteriore sterzata da compiere, la più difficile. Probabilmente saranno gli undici di sempre a stare sotto i riflettori al fischio di inizio dell’arbitro Rocchi, scelta che Sarri probabilmente ha già maturato, nonostante le tentazioni forti di Milik al posto di Mertens e addirittura di Zielinski al posto di capitan Hamsik. Ma la posta in palio è troppo importante per non dare lo scettro ai “ guerrieri” di tutti i record della stagione. E, allora, gli avversari se la vedranno con i titolarissimi, ai quali il nome “Juventus” non andrà pronunciato troppo spesso in queste ore di febbrile attesa".

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