Cdm - Il San Paolo tra incuria e nuovo look attende la Champions

23.05.2016
11:20
Redazione

Quando fu costruito, negli anni ‘60, aveva una capienza che sfiorava i 90 mila posti. Lo stadio San Paolo era il secondo in Italia per capienza effettiva dopo il «Giuseppe Meazza» di Milano e il terzo per capienza omologata dopo l’Olimpico di Roma. Un tempio del calcio dove nel corso degli anni hanno giocato campioni del calibro di Sergio Clerici, Antonio Juliano, Altafini, Canè, Vinicio fino a Maradona, Careca, Cavani e oggi Gonzalo Higuain. Con i lavori di adeguamento per i Mondiali di Italia ‘90 (Napoli ospitò anche la semifinale Italia-Argentina), il San Paolo ebbe un significativo restyling con la realizzazione della copertura. Sono passati quasi venti anni e oggi l’impianto di Fuorigrotta è «incerottato» e «ferito».

Non bastano più ormai interventi tampone per risolvere la grave crisi infrastrutturale in cui versa, uno stadio inadeguato per i grandi palcoscenici europei che ormai il Napoli di Aurelio De Laurentiis calca da almeno sette anni. Negli ultimi tempi si era parlato della costruzione di un nuovo stadio a Scampia, Ponticelli o nell’area casertana. De Laurentiis sogna un impianto sul modello dello Juventus Stadium, con 40 mila posti, senza pista di atletica e tanti comfort. Una struttura in grado di far lievitare il fatturato della società partenopea. Tutte idee progettuali mai realizzate. Meglio adeguare il San Paolo, visti gli impegni imminenti del Napoli. Così il Comune ha chiesto al Credito Sportivo un mutuo di 25 milioni di euro per adeguare l’impianto alle normative Uefa. Alla Napoli Servizi, società del Comune, andrà l’affidamento dell’attuazione delle procedure di progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. L’iter sarà velocizzato e l’inizio dei lavori potrebbe esserci per fine settembre-inizio ottobre. Il Comune ha garantito il regolare svolgimento delle partite del Napoli ed è pronto a recepire eventuali richieste che saranno presentate dalla società di De Laurentiis, anche in vista del via libera da parte dell’Uefa per le gare di Champions League. Il progetto di restyling è stato redatto dal Servizio Progettazione Realizzazione e Manutenzione Impianti Sportivi. Saranno sostituiti i sediolini, il cui colore dovrebbe essere scelto con un referendum popolare: le ipotesi sono di farli azzurri o multicolori.

Tra le altre opere previste ci sono la sistemazione e impermeabilizzazione delle gradinate, la sistemazione dei piazzali, il completamento, la messa in sicurezza e la verifica strutturale delle carpenterie metalliche (verifica bullonatura ed opere accessorie); il ripristino e messa in sicurezza cancelli interni e di intercorsa, delle ringhiere, dei pali d’illuminazione nonché delle opere in ferro; il ripristino e messa in sicurezza della copertura esistente; la realizzazione di nuovi blocchi bagni e rifacimento di parte del totale di quelli esistenti; la manutenzione straordinaria delle strutture in cemento armato; l’adeguamento funzionale e ristrutturazione impianto videosorveglianza; l’attintatura delle opere in ferro; le opere edili di ripristino funzionale dei locali uffici, sale conferenze, ospitalità, spogliatoi; opere generali per il mantenimento della sicurezza e la realizzazione di area da adibire ad autorimessa; il ripristino, il mantenimento efficienza tornelli e il contenimento delle emissioni sonore.

Fonte : corriere del mezzogiorno
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