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CdM - Restyling Maradona per gli Europei: Manfredi preoccupato, serve intesa con ADL
Non ci sono ancora novità sul restyling dello stadio Maradona in vista degli Europei. Ecco cosa si legge sul Corriere del Mezzogiorno:
"Comune e De Laurentiis, se lo vorrà, non ragionano ancora sulla base di un progetto e di un piano finanziario, perché il Napoli non l’ha ancora presentato. Si sa che il patron azzurro voglia la proprietà del Maradona, e che Manfredi — inizialmente contrario — sarebbe anche disposto a cederlo. Ma solo a valle di un percorso che passi da molte tappe: da un project financing, dal via libera del Consiglio comunale, con l’inserimento del Maradona nell’elenco del patrimonio disponibile, cioè, vendibile; dall’ok alla vendita, in presenza di un’offerta, della Corte dei conti. Infine, dal via libera della Soprintendenza, considerato che il Maradona ha più di 50 anni e quindi è vincolato. Nulla di impossibile. Ma si tratta di cose che portano via tempo e il tempo stringe. E se le date annunciate da Gravina non sono cambiate — e non sono cambiate — ci sono poco più di 20 mesi per farsi trovare pronti l’1 ottobre 2026 con progetto e soldi. Ma non solo. Perché, fatti due conti, emerge che la data coincide che gli ultimi giorni della prima consiliatura Manfredi — eletto il 4 ottobre 2021 —: presumibilmente, quindi, le fasi finali della scelta coincideranno con le fasi piene di campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Napoli".
Da qui, l’esigenza del primo cittadino — ora anche presidente Anci — di chiudere la partita prima, al massimo per la fine di quest’anno, così da «sottrarre» la candidatura di Napoli per gli Europei del 2032 alle turbolenze della campagna elettorale. Ma serve un’intesa da circa 400 milioni di euro per rifare lo stadio. Di soldi pubblici o privati, ma da trovare in tempo. Perché, a sentire lo stesso sindaco — professore di tecnica delle costruzioni — «serve una massiccia riqualificazione dello stadio»".