CdM, Scozzafava: "La religione del lavoro e la forza del confronto: il Napoli ha un motivo soprannaturale per rendere la partita speciale"

29.11.2020
18:25
Redazione

Napoli-Roma

Ultime calcio Napoli - Scrive Monica Scozzafava nel suo editoriale per Il Corriere del Mezzogiorno:

Gattuso-Maradona

"Ognuno dei calciatori del Napoli, stasera in campo contro la Roma, ha un buon motivo, quasi soprannaturale, per rendere la partita speciale. L’ultima volta di Maradona in tribuna al San Paolo fu proprio contro i giallorossi. Tutti hanno anche però la necessità di ritrovare lo spirito e soprattutto il furore, chiesti a voce alta da Gattuso dopo la sconfitta contro il Milan. Nel calcio c’è una teoria, ma soprattutto una pratica e tante volte, così come è successo ieri all’Inter, basta un episodio, un errore dell’avversario per aprire la gara e renderla in discesa. A Reggio Emilia ha sbagliato Consigli, ma Sanchez è stato un cecchino. Contro lo stesso Sassuolo fu Osimhen a non approfittarne e il Napoli ne uscì con le ossa rotte. Episodi favorevoli a parte l’Inter è scesa in campo con cattiveria. Conte si è fatto sentire, e abbastanza, dopo la sconfitta contro il Real. E così senza Lukaku ha dettato legge in casa di una squadra molto in salute. Il paragone con il Napoli può servire per comprendere quanto la voce «alta» dell’allenatore - e Gattuso l’ha alzata - può essere fondamentale nello spogliatoio; quanto l’applicazione (quasi una religione del lavoro) può imprimere la svolta in una stagione iniziata con troppi up and down. Ed è per questo che la gara di stasera rappresenta la cosiddetta prova verità. La dimostrazione che i confronti, anche accesi, possono essere costruttivi. Qualcuno l’ha definita lite e Gattuso non ha digerito, ma il confronto diretto e schietto è il pane quotidiano di un allenatore «malato di calcio» che predica il pensiero unico della cultura del lavoro. Che si è assunto la sua parte di responsabilità, ma pretende una prestazione più importante, soprattutto dal punto di vista dell’agonismo, figlia forse del confronto della settimana scorsa. La teoria, ma anche la pratica: perchè quando le cose si mettono male, la sua squadra deve saper ringhiare".

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