Chevanton: "Quel gol al Napoli fu un premio di Dio. Mister De Canio mi rese la vita impossibile: l'umiliazione contro il Bologna..."

20.09.2019
11:20
Redazione

Chevanton sul Napoli

Notizie CalcioJavier Chevanton, ex attaccante del Lecce, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Era l' 8 maggio 2011 e con quel mio gol battemmo il Napoli al Via del Mare per 2-1. Ero entrato in campo da pochi minuti e al 43' della ripresa Mesbah passa la palla a Di Michele, che mi serve di tacco e di controbalzo tiro con il sinistro: sento il rumore della palla che sbatte contro la traversa, poi l' arbitro che convalida solo dopo lunghi attimi di ansia per tutti noi. Che corsa feci, per andare a esultare sotto la curva Sud!".

E' stata quella la sua rete più importante nel Lecce? "Sì. Perché, a due giornate dalla fine del campionato, allungammo il passo in classifica, approfittando della sconfitta della Sampdoria contro il Genoa".

Da lì il motivetto intonato dai supporters genoani nel derby.
"Già, fece festa pure il Genoa. Ho realizzato gol più spettacolari. Ma in quella stagione con le reti a Parma e contro il Napoli firmai due vittorie fondamentali: gol di liberazione, dopo la sofferenza che sopportai per l' intera annata".

In che senso? "In estate, da Siviglia, mi proposi al Lecce per tentare un' altra avventura con la mia squadra del cuore. Solo l' amministratore delegato Fenucci e Giacomazzi credevano in me, mentre il presidente Pierandrea Semeraro e l' allenatore De Canio non erano convinti. Alla fine arrivai a Lecce, rinunciando a tanti soldi per lasciare il Siviglia. Per tutto il campionato De Canio mi rese la vita impossibile, umiliandomi anche con una sostituzione contro il Bologna pochi minuti dopo il mio ingresso in campo. Così, il gol contro il Napoli per me fu un premio di Dio".

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