Sarri, Napoli e la favola del cane 'partenopeo' Ciro: poteva morire in volo, il mister noleggiò un jet privato

25.01.2020
09:10
Redazione

Ultimissime calcio Napoli, retroscena sul legame tra l'ex allenatore Maurizio Sarri e il suo cane labrador partenopeo Ciro. Per evitargli la morte e portarlo a Londra ha noleggiato un jet privato

L'edizione odierna del Corriere della Sera rivela alcuni retroscena di Maurizio Sarri in vista del suo ritorno al San Paolo

Cane Sarri a Londra, retroscena Corriere della Sera 

Sarri col suo cane Ciro

U n pezzo di Napoli dorme sempre accanto a Sarri. Ogni sera. Si chiama Ciro, è un labrador figlio di tanti padri, un po’ mischiato. Sarri se lo trovò davanti dopo un Napoli-Juve, credo una vittoria, caso quasi studiato, davanti alle porte di Castel Volturno, il centro sportivo del Napoli. Era un piccolo branco di randagi, Sarri masticava un panino. L’unico che si mosse fu questo cane sorridente e affamato che si avvicinò al maestro. Sarri gli dette un pezzo del panino, il cane tornò il giorno dopo e il giorno dopo ancora. Sarri decise di lavarlo e portarlo da un veterinario. Si guardò intorno e lo chiamò Ciro. La fiaba si allunga quando Sarri va al Chelsea. Ciro non entra nel bagaglio a mano, va mandato nella stiva dell’aereo. Il veterinario dice che nella stiva la temperatura scende anche a trenta gradi sotto zero, le probabilità che Ciro muoia assiderato non sono poche. Sarri guarda allora Marina, sua moglie, quella che gestisce intera e dovunque la sua vita fuorché sul campo, e le dice: «Qui bisogna spendere». Così affitta senza indugio un aereo privato per portare Ciro a Londra. Oggi sarà la prima volta che Ciro gioca contro la sua città, ma così pretende la sua anima canina.

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