
Corbo: "Conte sarebbe salito sulla sommità del Vesuvio per lanciare le sue urla. Lukakuv bussa alla porta del Napoli come della sua Lourdes"
Ultime calcio SSC Napoli: Corbo analizza la conferenza stampa di Antonio Conte
La conferenza stampa di Antonio Conte in vista del debutto in campionato col Verona di questo pomeriggio, fa discutere molto e anche Antonio Corbo ne parla nel suo editoriale per La Repubblica:
Corbo analizza la conferenza stampa
"Oggi rientra nel campionato italiano abbassando la mira, comprensivo con la società per il «mercato purtroppo bloccato», duro con la squadra appena demolita. Un morbido sestultimatum. C’è sempre un momento e un motivo giusto nella vita per cambiare stile, pazienza per i tifosi più ostili a De Laurentiis, ma è il presidente che l’ha rimesso in orbita. Ben più crudo con l’Inter quel 19 luglio 2019, vigilia dell’amichevole con il Manchester United. «Dobbiamo darci una mossa, pensavo di essere più avanti, avevamo altri accordi». Oggi con il pasticcio del bomber, Osimhen che tiene il club in ostaggio per consegnarsi al Paris Saint-Germain secondo intese alribasso con i francesi, e con il maturo Lukaku che bussa alla porta del Napoli come della sua Lourdes, Conte una volta sarebbe salito sulla sommità del Vesuvio per lanciare le sue urla. Condivide le amarezze del presidente e volentieri si lascia trascinare nel Isole, vuol capire meglio la città e si fa notare a Ferragosto nella pizzeria di tendenza al corso Vittorio Emanuele con il più sveglio ufficio stampa. Cambia Conte, ma è cambiato anche il calcio dopo il disastro europeo del Ct Spalletti. C’è crisi di rigetto per personaggiautoritari. Mourinho è oscurato dal mite De Rossi, di Allegri non ci si ricorda più dopo i 70 secondi di sfuriata contro il capo degli arbitri e Giuntoli, ancora saldo alla guida della Juve. Non c’è nostalgia per smodati protagonisti, mitigato dalle buone maniere di De Laurentiis anche l’ex duro dei quattro scudetti italiani offre sano aziendalismo, si è forse convinto a non perdere il Napoli, il treno inatteso che può riportarlo lontano. Fermo da marzo del 2023 dopo l’attacco virulento ai giocatori del Tottenham («Questi non sanno vincere perché nonaccettano la pressione») Antonio Conte ha giocato di anticipo accompagnando all’uscita, ma senza clamore, tutti i giocatori scelti l’anno scorso dal capo-scouting Maurizio Micheli. Anche per lui De Laurentiis adotta garbo e buonsenso. Conferma il robusto contratto a chi aveva puntato su Natan per sostituire Kim, ma Micheli si nota solo quando accompagna i nuovi alle visite mediche. Lentamente scivola nella routine di bravo funzionario Giovanni Manna. Quello di Brescianini portato alle visite di controllo e poi lasciato libero di deviare verso l’Atalanta è un caso ancora tutto da chiarire. Ma può starci. Non doveva essere ancora qui Osimhen, impedisce che arrivi Lukaku, ma Conte sa anche aspettare. Né aveva la statura Manna per tirarli fuori. Errore della società, ma tiri il primo calcio chi non sbaglia. Fossero anche il presidente e il suo amministratore Chiavelli. Presto, basta pensarci, l’arbitro fischia".
