Antonio Corbo
Antonio Corbo

Corbo: "Si riprende dopo la peggior stagione di ADL. Ritiro è un rischio, una buona idea che rischia di essere realizzata male dalle gerarchie intermedie della società"

24.08.2020
10:50
Redazione

Riparte la stagione del Napoli, l'editoriale di Antonio Corbo

Notizie Napoli calcio. Di seguito l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna di Repubblica

"Per Aurelio De Laurentiis comincia oggi la stagione numero 18. La precedente coincide con la peggiore della sua presidenza. Un settimo posto che ha spento le emozioni della Coppa Italia, niente Champions, solo l’Europa League. Sa tenere i conti e conosce il calcio al punto da farne una fabbrica di soldi con la riforma dei campionati europei in due gironi da 60 club, la produzione diretta delle telecronache, niente di personale con Sky e altre tv, ma il calcio è business secondo il presidente. La sua fertile ricerca di utili ha una velocità di pensiero superiore alla risposta della sua struttura. A poche ore dal ritiro in Abruzzo, squillano anche i telefoni dei giornali: le stesse domande, come si prenotano on-line i mille posti sui 7000 dello stadio, perché non ha risposta chi si è già iscritto, come si accede alle tre Ztl, l’Ufficio Comunicazione ha quasi sempre le linee guaste, tutto sembra in tilt, come e più dell’Inps nei giorni dei sussidi. Il ritiro è l’ennesimo esempio di una buona idea che rischia di essere realizzata male dalle gerarchie intermedie della società. La Regione Abruzzo vuol replicare l’operazione di Trentino Marketing pagando 800mila euro per ospitare il Napoli, far conoscere le sue bellezze ma anche l’eccellente offerta di sport, relax, benessere. Il sindaco Angelo Caruso con la responsabilità del questore Capoluongo ha studiato un piano da G7, Castel di Sangro chiude il mercato per due settimane, cento agenti dalle 7 alle 24 e la Digos di notte in albergo sono un costo importante per il Viminale. Ma comincia ora una prova per tutti: in emergenza Covid è possibile evitare contagi e calca, bastano le misure predisposte e i tifosi le accetteranno con senso di responsabilità? È un ritiro che chiede civiltà di contegno, guai ad esporre nella ressa i bambini, basta tifosi deliranti in assedio per un selfie.

Tutto il resto sembra incerto, ma il calcio riprende dopo una stagione disastrata non solo in Italia. Il Napoli è in ritardo come tutti.

Parte con 34 giocatori, tenendone 15 in vendita. Koulibaly, Allan, Milik si sono autoesclusi, Maksimovic irritato per l’esclusione di Barcellona. I primi tre hanno manifestato sul campo l’ansia di cambiare. Rimane ben poco da salvare, e De Laurentiis farà bene a rifondare. L’Inter è al momento senza allenatore. Giusto vendere prima di comprare. Non è folle pensare che la società sia nella morsa del mercato: da Raiola a Mendes a Ramadani. De Laurentiis come tutti i grandi club non sfugge ai grossi mercanti internazionali. Il Covid, il settimo posto, l’età dei migliori: tutto svilisce i prezzi. Pianificare è difficile con stadi chiusi, chissà fino a quando e sponsor a secco. Ai tifosi non resta che sperare nella migliore intesa tra presidente e allenatore. Tocca a loro ripensare il Napoli. Il suo ciclo è finito. Se davvero credono di ripartire insieme, evitino questioni di principio sulla durata del contratto. Non può essere in scadenza il 2021, domani. Andrea Chiavelli è lo scienziato delle clausole, ma non ce n’è una che da sola abbia portato una squadra a far gol".

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