
Coronavirus, Ascierto: "Virus in circolazione e sempre pericoloso, se aumentano i casi in arrivo decisioni drastiche!"
Ultimissime Coronavirus Italia - Parla il dott. Paolo Ascierto, scienziato del Pascale, all'edizione odierna di Repubblica
Ultimissime Coronavirus Italia - «Non c’è e non può esserci alcun rompete le righe. Il virus è ancora in circolazione. Pericoloso come prima. E non è vero che ha perso la sua forza nel corso di questi mesi». Il dottore Paolo Ascierto, lo scienziato del Pascale cui si deve una delle terapie possibili per intervenire contro la malattia, all'edizione odierna di Repubblica chiede ancora che «i cittadini siano responsabili».
«Abbiamo fatto sacrifici importanti. Non dobbiamo vanificarli adesso». Lo dice dinanzi al pubblico giunto al Circolo Posillipo per assistere alla presentazione del libro che Ascierto ha scritto a quattro mani con il giornalista Ugo Cundari. “Un medico in prima linea. Paolo Ascierto” è il titolo del volume pubblicato da Guida editori, un libro intervista che racconta lo scienziato e l’uomo. E soprattutto il medico in trincea, l’oncologo che ha messo a disposizione del mondo le sue conoscenze, e la sua esperienza umana al fianco di pazienti a volte salvati, a volte persi. Nei giorni in cui salgono di nuovo i tassi del contagio e tornano i pazienti nella rianimazione del Cotugno, Ascierto commenta la stretta imposta ancora ieri dal governatore De Luca - che ha appena firmato una nuova delibera che contiene provvedimenti volti a limitare il contagio – affermando che «dinanzi all’incremento di casi sono necessarie decisioni drastiche anche se impopolari».

E a chi gli chiede di rivolgere un appello ai giovani dice:
«I giovani devono adeguarsi alla situazione senza rinunciare alla loro vita sociale e alle chiacchiere al bar, ma non devono abbandonare il senso di responsabilità che ci impone l’uso delle mascherine e degli igienizzanti per le mani » . D’altra parte, aggiunge, ci sono state riaperture importanti, dopo il lockdown, il 4 maggio, il 18 maggio e poi ancora a giugno. «E non ci sono stati picchi dell’epidemia. Il che dimostra che mascherine e igienizzanti possono portarci al contagio zero».
Adesso ribadisce l’invito « a fare attenzione » tenendo d’occhio, in particolare, « la situazione internazionale che minaccia anche noi » . « Non possiamo – aggiunge – arrivare a settembre, alla riapertura delle scuole, con un trend del contagio in salita » . E non si può far affidamento sul vaccino: « Non è detto che il primo vaccino che arriverà sarà quello migliore », e comunque «la convivenza con il virus durerà almeno sino all’inverno prossimo». E il Mes? «Una opportunità, giochiamocela bene».