CorrMezz, Scozzafava: "Llorente, la bellezza che non c'entra con il calcio: è espressione del gioco vincente"

11.09.2019
11:30
Redazione

Ultime Napoli - Scrive Monica Scozzafava nel suo editoriale per Il Corriere del Mezzogiorno:

Ultime SSC Napoli, Llorente non è solo bello ma anche vincente

"E a dirla tutta con il calcio non c’entra proprio niente: prescinde infatti dall’armonia di un gesto atletico o da un gol alla Maradona. Llorente eÌ l’immagine del bello, non eÌ il ragazzo biondo con gli occhi azzurri al quale la notorietaÌ di un mondo dorato, ha donato ulteriore appeal. C’eÌ di piuÌ, i trofei conquistati non lo hanno trasformato in una icona piena di soldi e tutta muscoli. Llorente fa il calciatore e nonostante cioÌ eÌ espressione di una bellezza non costruita, normale e sobria. Il tasso estetico con cui si misura va oltre i successi che certi palcoscenici internazionali gli hanno tributato. Avrebbe potuto essere avvocato, bancario, medico o impiegato: sarebbe stato bello alla stessa maniera, avrebbe nobilitato qualsiasi ambito professionale: ed eÌ per questo che il suo aspetto rappresenta un valore aggiunto. Ovunque e comunque avrebbe suscitato la stessa curiositaÌ, la palma di sex symbol sarebbe stata sua a prescindere. Il calciatore Llorente ne ha talmente coscienza che si pone pubblicamente con la sicurezza che solo un uomo compiuto e consapevole riesce ad avere e quindi a trasmettere. Con discrezione, peroÌ. Basta solo uno sguardo, mentre daÌ spiegazioni tecniche e tattiche relative al suo lavoro, a suscitare apprezzamenti. Molto piuÌ compiaciuti dell’ammirazione per il bicipite o l’addominale scolpito. Che sia donna o uomo ad ascoltarlo, non fa differenza, o almeno non dovrebbe farne. Bellezza eÌ anche il sorriso ampio e avvolgente, la pronuncia perfetta della lingua italiana (dopo quattro anni di assenza non eÌ affatto scontato), la naturalezza con la quale finge di stare un passo indietro e invece eÌ giaÌ avanti tre metri. Il gossip non eÌ il suo mondo, i social sono un mezzo che dosa con il bilancino per mostrare e nascondere, per partecipare e condividere, ma fino a un certo punto. Mica si vergogna di dire che ha aspettato tre mesi la chiamata definitiva del Napoli. Ed eÌ stato amore a prima vista, ha aggiunto in diretta tv. Se ha recitato, eÌ stato perfetto. Il miglior interprete, questo siÌ, per il bel calcio".

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