CorSera - L'addio dei senatori ha reso il Napoli libero di esprimersi: si aiutano e sorridono tutti

06.10.2022
08:00
Redazione

Un articolo del Corriere della Sera mette in evidenza come alcune cessioni considerate dolorose hanno invece aiutato il Napoli ad essere libero di esprimere tutto il suo potenziale.

Un articolo del Corriere della Sera mette in evidenza come alcune cessioni considerate dolorose hanno invece aiutato il Napoli ad essere libero di esprimere tutto il suo potenziale.

Il Nuovo Napoli

Il Napoli è libero di esprimersi: sfrontato ma consapevole. S’impone con la forza di un gruppo che non annovera al suo interno prime firme, segnano tutti e fin qui 10 giocatori diversi. 

Si aiutano tutti. Sorridono, tutti. Sotto il peso di una responsabilità che aumenta a ogni gara vinta. Lo ha detto dopo il 6-1 all’Ajax, il capitano Di Lorenzo: «Sono andati via grandi giocatori e grandissime personalità e questo ci ha responsabilizzato. Stiamo venendo fuori alla grande». 

Un profondo respiro: aria fresca. Gli addii (pesanti) di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ghoulam e Ospina hanno consentito al club una mirabile operazione finanziaria (ha risparmiato il 30 % per cento sul tetto ingaggi), ma sono stati anche il preludio alla primavera. Nessun equivoco: erano e sono giocatori forti tecnicamente, esperti e di carisma. Prime firme che però in tanti anni hanno sì vinto tante partite, mai però raggiunto l’obiettivo. 

Calciatori ormai saturi dell’ambiente Napoli, senatori consapevoli e non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi. Le dinamiche dello spogliatoio sono complesse: la prima firma fa fatica a non giocare, mette il muso quando è sostituito. Il giocatore forte (o comunque riconosciuto come tale) scende in campo con la convinzione che da solo può risolvere la partita.

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