Crosetti: "L'Italia è terrorizzata e i calciatori si baciano! Si è giocato solo per i soldi delle tv"

09.03.2020
16:20
Redazione

Crosetti parla dell'Italia terrorizzata a causa del Coronavirus

Ultimissime calcio - Vi proponiamo, di seguito, l'editoriale di Maurizio Crosetti per la Repubblica. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:

"Quant’è assurdo tutto questo, le partite, i risultati, la classifica. Quant’è bello il gol di Dybala, eppure non conta quasi niente. Si è giocato lo stesso a pallone, rischiando di giocare con la vita della gente. Il calcio italiano è su Alfa Centauri, su un altro sistema stellare, remoto. Senza certezze, forse senza vergogna. Domani, chissà, la farsa finisce. Si può vivere senza campionato, qui si tratta di vivere e basta.
La partita più attesa, Juve-Inter nel vuoto di un giorno insensato, potrebbe anche essere la penultima (oggi si gioca a Reggio Emilia).
Forse a giugno non si giocheranno gli Europei, non si vede come si possa. E non si riescono a immaginare i Giochi di Tokyo, non adesso.
Solo il campionato ha saputo immaginare, e vivere, la sua domenica più impossibile dai giorni della guerra. Del resto abbiamo un governo che prima chiede le dirette in chiaro, non le ottiene (c’è una legge, pensa un po’), poi lascia in piedi le partite ma chiude le porte degli stadi, e un istante prima che si cominci vorrebbe che non si giocasse del tutto. A Parma è andata in scena una commedia ridicola e pericolosa, una fiera del dilettantismo. Solo i calciatori, oggi, sembrano ragionare. Ma senza i soldi delle tivù, non vedrebbero un euro: si è giocato solo per questo. Però si sono abbracciati e baciati.
Dopo ogni gol, un’ammucchiata. Fuori dall’hotel dell’Inter, decine di persone scriteriate dietro le transenne, pareva la coda agli skilift nel weekend. E tra una gara e l’altra, l’insopportabile pubblicità dello spritz. «Mi auguro che il campionato si fermi», dice il ministro Spadafora, estenuato e impotente. Ma un governo non si augura, un governo ordina.
Poi, certo, c’è stata Juventus-Inter. I rimbombi, le voci, Ronaldo che dà il cinque a tifosi che non ci sono, mima il gesto e sorride, anche in questo è un fuoriclasse: perché con la mano disegna il giorno che non c’è, che non doveva esserci. La partita invece c’è stata, stranissima ma vera. La Juve se l’è presa perché è più forte dell’Inter (addio scudetto, nel caso si arrivi fin lì), ora è di nuovo prima in classifica, ma cos’è la classifica? Quanto vale?
Quanto durerà? L’Italia è terrorizzata, muore, e intanto i giocatori si baciano, un bell’applauso, pubblicità. Il vuoto non è intorno, sulle tribune. Il vuoto è dentro.

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