CURIOSITA' - Fortini, l'ad Asia: "Io, fiorentino, ripulisco Napoli"

È la «C» aspirata a rivelare tutto. Se non fosse per quella, dopo 3 anni e mezzo vissuti dalle nostre parti, Daniele Fortini potrebbe chiedere la cittadinanza partenopea: «La vita a Napoli è dura, però io qui ci sto bene», dice il manager fiorentino, che dal marzo 2008 è amministratore delegato di Asia, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. «Questa è la città delle contraddizioni per eccellenza, ma ha anche un’umanità ricca, poliedrica, accogliente, pronta al sacrificio»

Già, il sacrificio. Dopo aver sopportato per anni l’onta putrescente dei rifiuti, i napoletani vivono finalmenteun sussulto di orgoglio. «Napoli è aggredita dalla crisi economica, ha tanti problemi. Maè anche capace di grandi slanci ed è piena di professionalità, competenza, dedizione ».

È a causa dei mille problemi che sulla squadra si riversano tante aspettative? «La squadra è un marchio, un elemento identificativo forte. Anche a Firenze è così: alla "viola" si affida il senso di un progetto che valica gli aspetti sportivi. A Napoli questo vale ancora di più. Io stesso non mi perdo una partita degli azzurri, anche quando sono a Firenze ».

La squadra può fare da traino per una riscossa civile? «Credo di sì. Trasferisce emozioni positive»

Nelle prossime settimane partirà la raccolta porta a porta a Scampia. È una partita decisiva? «Scampia è una sfida dal forte valore simbolico e lì i risultati dei primi lotti già dimostrano un miglioramento. Se la città scende in campo, come ai Colli Aminei, i risultati arrivano. Qualcuno si sottrae, ma i più stanno in squadra».

A proposito di squadra: qual è l’esempio per la città? «Il tratto fondamentale è il lavoro. Il Napoli è la prova che i risultati arrivano perché si è programmato, pianificato, sudato. E perché c’è una buona organizzazione».

Cosa si aspetta dalla partita di domani? «Con Gilardino fuori, spero che il Napoli non infierisca».