Dall'emozione di rivedere Napoli al pianto di una ragazzina e l'abbraccio con i figli: l'innamorato Cavani è tornato a 'casa'

07.06.2017
09:10
Redazione

«L’aereo stava atterrando. Dall’alto vedevo Napoli, la mia Napoli che si avvicinava. In una manciata di secondi ho rivissuto emozioni uniche», Cavani è tornato a Napoli dopo 4 anni esatti, vi è entrato dalla porta principale del lungomare e all’ingresso dell’hotel Royal ha riabbracciato i suoi figli, Bautista e Lucas, come riporta l'edizione odierna de Il Corriere del Mezzogiorno. «Ho fatto una promessa a me stesso e alla mia famiglia, se un giorno dovessi tornare in Italia sarebbe solo per Napoli». Una ragazzina dai capelli biondissimi lo osserva e piange, come se avesse rivisto un vecchio fidanzato che l’aveva lasciata all’improvviso. Il matador sorride, ha lo sguardo tirato e reprime l’emozione. «Sapete come è andata. Sarei tornato, ma la mia volontà da sola non bastava. Questa è stata la mia vera casa, qui ho vissuto emozioni che non si provano in nessun altra parte d’Europa». Con De Laurentiis l’incontro è veloce, formale. Senza slancio. Al matador viene consegnato il premio «football leader» e lui, per Napoli, mette il vestito della festa: smoking blu e sorrisi. Fa il campione e fa anche il papà di due bambini che vivono ancora a Napoli e non gli danno tregua. Napoli nel cuore sempre, Il matador segue la squadra di Sarri da Parigi, ci scommette per il prossimo anno. «Giocano un bel calcio e hanno dimostrato di essere cresciuti, sono migliorati grazie al gioco dell’allenatore». E ai gol di Mertens? «Certo, che però fa grazie a Sarri. Non è un attaccante centrale , ma il gioco del Napoli lo ha reso centravanti. Lo scudetto? Possono farcela».

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