De Laurentiis: "Se compreremo sul mercato lo faremo con attenzione al futuro! Ho un nuovo progetto per un San Paolo bellissimo. Scudetto? E' favorita l'Inter..."

17.12.2015
07:56
Redazione

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunghissima intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha toccato tantissimi temi a partire dalla squadra favorita per lo scudetto ("L’Inter, no? Squadra quadrata con un allenatore che fa della cortesia, del savoir faire, dell’educazione, la sua massima cultura. Ma poi c’è un fatto importantissimo: l’Inter non fa le coppe e gioca solo una volta a settimana"), passando per le altre società di Serie A ("Non si può mettere la Juventus da parte nella corsa scudetto. La Roma è fortissima, nel momento in cui troverà una quadra all’interno della società probabilmente risponderà anche meglio tutto il resto. [...] La Fiorentina è una bellissima squadra con un allenatore entusiasta di stare a Firenze, ci sono dei giocatori molto interessanti in viola, qualcuno anche di derivazione sarriana"). Facile il riferimento a Matias Vecino, centrocampista allenato da Sarri ad Empoli.

Tante parole anche sullo Stadio San Paolo ("Conviene bloccare delle cifre destinabili all’acquisto di tanti campioni per diventare il costruttore di uno stadio? [...] Ho pronta un’altra proposta, con un’area commerciale più grande e una clinica dello sport, un progetto che mi è stato consegnato pochi giorni fa. Sono convinto che, se andassi avanti per conto mio, in quattro anni ricostruirei un San Paolo bellissimo e modernissimo").
 
Ovviamente non può mancare un passaggio su Maurizio Sarri ("Ha grande onestà intellettuale, ha una rigidità direi talebana nel rapporto con la squadra, perché vuole che si studi e si prepari al meglio la partita. E’ una bella persona, ha una bellissima famiglia, è un grande lettore di libri il che ha creato grande sintonia tra noi"), nonchè sul mercato ("Siamo convinti di essere già forti. Se compreremo lo faremo con attenzione al futuro, prendendo giocatori forieri di miglioramenti anche per l’anno prossimo. Perché bisogna crescere sempre"). 

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