Decreto crescita, Repubblica: la riforma della Serie A taglia fuori la B, i dettagli

02.05.2022
16:45
Redazione

Torna in discussione il Decreto Crescita, con la Serie A che prova a salvare il salvabile

La politica sembra aver deciso: il Decreto crescita torna in discussione. Ma la Lega Serie A è convinta di spuntare un intervento normativo che di fatto “annacquerebbe” il proposito di riformulare al rialzo la soglia dei vantaggi fiscali per i calciatori stranieri impatriati. Ne parla l'edizione online di Repubblica.

Decreto crescita: la riforma della Serie A

Il presidente della Serie A Lorenzo Casini è convinto di aver spuntato un’integrazione niente affatto riformista. O, peggio, una riforma soltanto di facciata:

"Il Decreto crescita dal 2019 permette ai club di pagare, per calciatori che non risiedevano in Italia negli ultimi due anni, solo il 50% delle tasse rispetto a un calciatore italiano. La Federcalcio ne ha chiesto l’eliminazione.

Le grandi del campionato erano favorevoli a una soglia “selettiva” di 2 milioni di euro: di fatto, solo chi guadagna quella cifra potrebbe applicarlo. Un modo per renderlo conforme allo spirito della norma, scritta (non per il calcio) per attrarre eccellenze dall’estero.

Ma Casini e Vezzali sono pronti a un intervento gattopardesco: abbassare questa soglia ad appena 500 mila euro. Di fatto, taglierebbe fuori la Serie B – tutta o quasi – che i contratti milionari non li può sostenere, ma confermerebbe in sostanza il “liberi tutti” per la Serie A"

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