Omicidio Di Giovanni, le prime ricostruzioni: l'ex Napoli freddato per uno sgarro
Il giorno dopo lo choc della sparatoria in pieno centro, a Soccavo ci si lecca le ferite. Si ritorna alla normalità, almeno apparente, perché quei colpi esplosi all’ora di punta hanno lasciato il segno. In giro, gli abitanti non hanno tanta voglia di parlare, è ancora forte la paura per l’omicidio di Renato Di Giovanni, il 21enne con precedenti per spaccio ed ex calciatore della giovanili del Napoli, ammazzato davanti alla chiesa di Santa Maria di Montevergine.
I carabinieri, che indagano sul caso, stanno ricostruendo i legami del giovane con gli ambienti criminali della zona, che da diversi mesi vede contrapposti le famiglie Marfella-Pesce e i Romano. Renato Di Giovanni, non dovrebbe essere legato direttamente a nessuno dei clan operanti nella zona occidentale della città, ma la sua attività di spaccio aveva, comunque, avuto l’autorizzazione della malavita locale. Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno.
Le prime ricostruzioni, raccontano di un agguato lampo per uno 'sgarro', Di Giovanni è stato freddato sul colpo da killer precisi e spietati.