«Dobbiamo schiacciarli come scarafaggi i magliettari napoletani», gli ultras della Curva nord interista volevano gli affari al Meazza gestiti da gente amica
Spuntano fuori le intercettazioni contro i 'magliettari' napoletani da parte dei vari esponenti Ultras della Curva Nord interista. Perché ci sono le telefonate tra i vari capi in merito a quella che era la vendita di gadgets fasulli fuori lo stadio
Napoli - Spuntano fuori le intercettazioni contro i 'magliettari' napoletani da parte dei vari esponenti Ultras della Curva Nord interista. Perché ci sono le telefonate tra i vari capi in merito a quella che era la vendita di gadgets fasulli fuori lo stadio di Milano.
I «magliettari» napoletani, così li chiamavano nelle conversazioni intercettate. Come racconta Il Mattino, Andrea Beretta, 49enne leader omicida del gruppo, investì Francesco Intagliata, suo fedelissimo, del compito di dissuadere i campani dal vendere magliette taroccate, gadgets fasulli e qualsiasi altro tipo di mercanzia abusiva fuori lo stadio. Intagliata istituì una specie di servizio di «guardiania», per controllare che ogni affare legato al Meazza fosse gestito da gente amica.
A telefono, diceva Berretta: «Dobbiamo schiacciarli come scarafaggi». Intagliata rispondeva: «Se ci sono io lì, i napoletani non vengono, te lo garantisco al cento per cento! Addirittura mi hanno chiamato per chiedermi il permesso per venire a Milano. Capisci? Non allo stadio, ma a Milano».