Ferrara: "Il low profile del Napoli può sorprendere! Insigne lanciato nel mio 4-4-2. Maglie sudate? Evidentemente l'anno scorso..."

05.08.2015
09:20
Redazione

Ciro Ferrara, ex campione pluriscudettato, ha rlasciato una lunga intervista a Il Mattino 

Il Napoli si è affidato al 56enne Sarri dopo Benitez: che ne pensa? «C’è stato iniziale scetticismo nei suoi confronti, ora mi sembra che ci sia entusiasmo. Un anno fa la situazione era differente: a Napoli in estate si parlava di scudetto e il discorso venne rilanciato dopo la vittoria sulla Roma a inizio novembre. Sappiamo come è andata a finire». 

Obiettivi Napoli: "Mi sembra che non sia stato indicato e questo low profile potrebbe agevolare la squadra, consentendole di essere protagonista nella prossima stagione. La favorita allo Scudetto resta la Juventus anche se ha perso calciatori di qualità e personalità come Tevez, Pirlo e Vidal, peraltro autori di tanti gol negli anni scorsi. Sono stati presi elementi di valore, assolutamente non seconde scelte. Un nome per tutti: Mandzukic. Questi avvicendamenti nella Juve rappresentano uno stimolo e anche una forma di pressione per le altre squadre"

I rinforzi azzurri, definiti eccezionali: "Dico Reina, che ha carisma, personalità, leadership. Anima dello spogliatoio, aspetto che conta in un gruppo. E poi Allan, centrocampista che ho visto spesso nell’Udinese: ha qualità e temperamento, meritava questo salto di qualità». 

Parere su Insigne. «Nel mio 4-4-2 era esterno, vedo che si è convinto a giocare in questo ruolo. Le partite d’estate non fanno testo, bisogna rivederlo in campionato, che è tutt’altra realtà. Lorenzo è bravo nell’ultimo passaggio, vediamo come andrà adesso l’attacco con le due punte. Dietro, Benitez non ha variato il modulo pur non avendo giocatori rapidi, adesso la presenza di un centrocampista davanti alla linea aiuterà il reparto e la fase difensiva. Vedremo se è un problema di modulo o uomini. Ma non si possono discutere calciatori di alto livello come Albiol, un campione del mondo e d’Europa».

Ha detto che quest’anno le maglie azzurre saranno sudate. «Parole che fanno riflettere: evidentemente un anno fa le cose sono andate in un altro modo»

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