Gazzetta - Agnelli potrebbe testimoniare sui rapporti con la criminalità organizzata, la Juve rischia un'ammenda e il deferimento di qualche dirigente

07.02.2017
09:50
Redazione

Un’audizione segreta, eppure attesa. I pm di Torino che hanno scoperchiato il calderone di Alto Piemonte, gigantesca indagine sugli affari della ‘ndrangheta al Nord, saranno sentiti oggi a Roma in Commissione antimafia. Come racconta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il 23 marzio ci sarà la prima delle sei udienze per il processo: "Rocco Dominello insieme al padre Saverio avrebbero puntato sin dall’inizio a rivendere a prezzi maggiorati gli abbonamenti legalmente venduti dalla Juve. Un vero «compromesso»: pace sociale e zero conflitti allo Stadium in cambio di facili guadagni". Così facendo Dominello sarebbe riuscito a entrare in contatto con alcuni dirigenti del club bianconero, come il security manager Alessandro D’Angelo ed il responsabile della biglietteria Stefano Merulla.

Potrebbe essere chiamato a testimoniare lo stesso Andrea Agnelli, per dirimere una contraddizione su un eventuale incontro con lo stesso Dominello: "il club è sospettato di non aver rispettato l’articolo 12 del Codice, che regolamenta i rapporti tra club e tifo organizzato, a cominciare dalla vendita dei biglietti. Il club rischia al massimo un’ammenda (50.000 euro), e il deferimento di qualche dirigente".

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