Genoa, Preziosi a Gazzetta: "Mi sento un po' mortificato, noi sempre attenti e scrupolosi nell'applicare le norme. Per correre meno rischi si giochi in un monastero senza uscire mai..."

30.09.2020
12:30
Redazione

Preziosi a Gazzetta

Ultimissime Napoli - Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport.

Presidente Preziosi, qual è il suo stato d’animo oggi?

"Mi sento un po’ mortificato. Ditemi, chi mai se lo sarebbe aspettato? Siamo sempre stati attenti e scrupolosi nell’applicazione delle norme, non avevamo avuto alcuna positività, e adesso sta succedendo tutto questo. È qualcosa che ci fa pensare, ma il mio primo pensiero, e ciò che ora più di ogni altro aspetto mi sta a cuore, è che i giocatori del Genoa restino asintomatici e che nessuno abbia conseguenze, così come è successo e accade per tante persone, siano sportivi e non".

Sabato è in calendario l’anticipo al Ferraris con il Torino.

"Sappiamo che sopra ogni cosa esiste la regola del buon senso e che in queste condizioni la partita non si può giocare. Anche perché ai più sinora è sfuggito un aspetto che reputo invece fondamentale: a parte l’elevato numero di giocatori del Genoa positivi, noi non possiamo neppure allenarci con quanti sono invece negativi. Vedremo poi di trovare una data del recupero che possa stare bene a tutti".

La vostra situazione non ha una spiegazione logica, però.

"Mi sembra tutto sconcertante, non eravamo preparati a questo. È un fatto straordinario che riguarda il Genoa in primis, ma di riflesso tutto il mondo del calcio. Per evitare di correre rischi forse bisognerebbe giocare in un monastero e non uscire mai...".

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