Il CorSport racconta Insigne: "Quando il suocero scoprì chi fosse il pretendente, gli chiese un «piccolissimo» regalo"
L'edizione odierna del Corriere dello Sport racconta le origini di Lorenzo Insigne, direttamente dalla sua città natale Frattamaggiore: "Voleva vivere dentro quella palla, che s’è portato a spasso nella Scala di questo calcio costruito adesso, in questi giorni, a dimensione di Insigne, e riattraversati partendo dalle origini d’un campione che mentre mangiucchiava la sua pizzetta nel bar di Salvatore Gondola, s’era già disegnato un domani. «Ci ha divertito, perché quella è una bella età ed i bambini si lasciano voler bene. Lui più degli altri: giocava, correva, sudava e poi veniva a prendersi qualcosa. Ma adesso non può più: ogni tanto ci prova, però poi si sparge la voce e si fa la folla. E’ impossibile lasciarlo passare inosservato: tra il suo arrivo e l’assedio dei fans è niente»". Poi un accenno alla sua famiglia, e alla moglie Genny: "Quando il suocero scoprì chi fosse il pretendente, gli chiese un «piccolissimo» regalo: «Che facesse un gol alla Juventus. Ho dovuto aspettare tre anni, ma ora mi vado a tatuare sul polso la data del giorno in cui c’è riuscito»".