Il Napoli ha un 'problema' Champions, ma De Laurentiis è sereno. Si avvicinano i 10 anni di gestione

23.04.2014
13:30
Luca Cirillo

C’è chi avrebbe fatto carte false in questa stagione per poter arrivare terzo e assicurarsi i preliminari di Champions League. L’anno scorso il Milan fece un recupero incredibile e si aggiudicò l’ultima posizione del podio al fotofinish lasciando la Fiorentina fuori dai giochi. Addirittura i rossoneri fecero festa per l’obiettivo raggiunto. Fortunatamente per loro nel doppio incontro di fine agosto affrontarono il Psv Eindhoven e conquistarono il passaggio del turno con un 1-1 e un 3-0. Oggi i tifosi del Napoli proprio non riescono a sorridere per il piazzamento della propria squadra del cuore. Si erano abituati bene nelle precedenti partecipazioni alla massima competizione Uefa. Non si erano mai dovuti fare il problema dell’incertezza che accompagna i preliminari. È sempre un punto interrogativo partecipare a queste sfide e e si rischia incredibilmente di finire in Europa League se si sbaglia qualcosa. Certo, avendo visto il Napoli impegnato nel girone con Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia, le possibilità di qualificarsi sono tante. Anche perché non ci sarà una big di fronte. Ma non c’è alcuna scienza esatta che possa far dormire sonni tranquilli a De Laurentiis e company. Il numero uno azzurro dovrà cambiare la programmazione economica per quanto riguarda il mercato. Con il pass Champions in tasca, non si è mai dovuto preoccupare di nulla. La stagione prossima sarà una novità anche per lui. Nonostante ciò è sereno. Avrebbe preferito un miglior piazzamento ma si rende conto che con il cambiamento deciso a giugno scorso uno scotto l’avrebbe dovuto pagare. E così è stato. Il Napoli ha saputo avere una certa continuità di risultati e ha permesso alla Roma di andare in fuga e blindare la piazza d’onore. «La Champions? Sarebbe stato meglio andare direttamente alla fase a gironi - ha spiegato il patron al Tgr Campania - però noi siamo contenti perché avendo cambiato gran parte della squadra, allenatore e modulo di gioco, abbiamo fatto un campionato di assestamento ». Ad agosto prossimo sono dieci anni che De Laurentiis è presidente del Napoli. Non è mai bello guardarsi alle spalle ma qualche volta un’occhiata al passato bisogna darla. Nel 2004 il club azzurro era fallito dopo tanti anni di agonia. L’allora patron Salvatore Naldi portò i libri in tribunale e chiuse la storia. Poco dopo arrivò don Aurelio che piano piano ha ridato lustro alla società partenopea. «Napoli è un top club - ha proseguito il produttore cinematografico - quando siamo arrivati in serie A non eravamo nella classifica del ranking mondiale. Dopo qualche mese siamo arrivati tra i primi 500 club blasonati, quindi nulla o quasi, ora siamo tra i primi trenta del mondo». C’è stata una crescita costante che ha permesso al Napoli di giocare quasi sempre in Europa e di vincere una Coppa Italia. Adesso, però, ci vuole il grande salto. C’è bisogno di qualcosa in più per regalare alla piazza uno scudetto che manca da un bel po’ di tempo. Con i progetti di De Laurentiis e la qualità internazionale di Benitez le possibilità di rivivere le emozioni del tricolore sono tante. L’importante è investire bene, rinforzare la rosa e remare tutti dalla stessa parte.

Fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
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