Il poliziotto ricostruisce gli scontri di Santa Lucia: "Arrivarono 150 scooter con tre persone in sella"

31.10.2020
21:15
Redazione

Scontri a Napoli

Notizie Calcio Napoli - L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno ricostruisce i fatti della sera degli scontri a Santa Lucia. Dal quotidiano si legge:

La sera di venerdì 23 ottobre. A raccontare è il vicequestore Vincenzo Cindolo, in servizio alla Digos: il giorno successivo agli scontri sta riferendo l’accaduto al giudice Giuliana Taglialatela, che deve decidere, con rito direttissimo, se condannare i due arrestati in flagranza, Marcantonio Pino e Oreste Aloe (saranno poi entrambi condannati, a un anno e mezzo e a un anno, ma rimessi in libertà).

I partecipanti alla manifestazione vogliono protestare contro le restrizioni imposte da De Luca. All’improvviso però la situazione cambia: «Circa 150 persone si sono avviate verso la Regione a piedi e a loro si sono uniti altri manifestanti di natura spontanea, ma 150 motorini con due o tre persone a bordo hanno raggiunto tutti la Regione». Uno sciame, dunque, un nugolo, una frotta di mezzi con più di 300 persone in sella raggiunge dai vicoli dei Quartieri e di Santa Lucia i manifestanti pacifici. È l’imboscata su cui sta indagando un pool di quattro pm scelti dal procuratore, Giovanni Melillo: un piano per appropriarsi del corteo e andare a far danni. «Quando siamo arrivati in prossimità della Regione — racconta ancora il funzionario — il personale là schierato è stato aggredito da circa 200 manifestanti: inizialmente frontalmente, quindi tra via Orsini e via Santa Lucia. Successivamente, non riuscendo a raggiungere con il lancio di bottiglie e di petardi i nostri reparti, hanno girato per via Turchi, lanciando da questo lato su via Santa Lucia, perché era più vicina, bottiglie, pietre e quanto potevano lanciare. Non riuscivamo ad avvicinarci ai manifestanti perché, viste quelle condizioni, non stavamo in sicurezza».

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