Il Roma - I Neoborbonici attaccano la FIGC: "Razzismo vergognoso dei bergamaschi!"

04.01.2018
10:40
Redazione

«Razzismo sottile e vergognoso dei bergamaschi». Così Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, ha definito la

«Razzismo sottile e vergognoso dei bergamaschi». Così Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, ha definito la bandiera apparsa sugli spalti dello stadio San Paolo in occasione del match di Coppa Italia Napoli-Atalanta e che ritraeva il tristemente celebre – almeno nel Mezzogiorno – Cesare Lombroso. Secondo il numero uno del movimento che da diversi anni si batte per la “riscoperta” delle radici culturali del Sud, i tifosi dell’Atalanta hanno voluto, secondo un clichè ormai consolidato, trasformare lo sfottò e il coro da stadio in razzismo vero e proprio. L’ira dei neoborbonici, seguiti a ruota dalla quasi totalità dei napoletani – tifosi del Napoli e non – si è poi concretizzata in una nuova richiesta di intervento alla Figc che dovrà prendere in esame i fatti nelle prossime ore e comminare, nel caso, sanzioni contro la tifoseria orobica. «Lombroso fu l’ideatore di teorie razziste anti-calabresi e anti-meridionali durante il periodo del cosiddetto "brigantaggio” – ha spiegato De Crescenzo – da Lombroso partì l’idea dei meridionali “nati per delinquere”, di una razza che non si poteva redimere e salvare e che meritava i massacri durante l’unificazione e, in fondo, le mancate risoluzione delle questioni meridionali da oltre 150 anni. Quell’immagine orribile dell’inventore del razzismo antimeridionale – ha proseguito – dimostra che non si tratta solo di calcio, che i razzisti dei cori sono razzisti davvero, che la battaglia del Comitato No Lombroso e del Comune di Motta Santa Lucia contro il museo torinese che conserva i resti e i crani di molti dei cosiddetti “briganti” è una battaglia giusta e attuale, che noi tutti non possiamo e non dobbiamo smettere di denunciare chi volle e continua a volere due Italie, con una delle due ridotta a colonia ». Sui social network, intanto, infiamma la polemica anche contro gli steward di casa che avrebbero impedito l’ingresso di una bandiera neoborbonica obbligando il tifoso proprietario del vessillo a disfarsene per poter accedere agli spalti. Due pesi e due misure che hanno provocato, per l’ennesima volta, risentimento tra l’enorme fetta di tifosi che si identifica con il Regno delle Due Sicilie e con le battaglie dei Neoborbonici. Lo stesso Comune di Napoli è stato “invitato” dai tifosi partenopei a prendere posizione contro il razzismo malcelato che è ancora ben lungi dall’essere estirpato dagli stadi italiani.

Fonte : Antonio Folle per il Roma
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