Il Roma - Mancano la spensieratezza e la serenità dei tempi migliori. Troppi errori: Jorginho travestito da Babbo Natale

21.10.2016
04:00
Redazione

Una serata Champions maledetta, verrebbe da dire. La sfida con il Besiktas sarebbe dovuta essere quella della rinascita ed, invece, il Napoli è crollato di nuovo. Non ce l’ha fatta Sarri a dare uno scossone alla stagione e i suoi ragazzi sono andati ogni oltre limite mentale regalando così il successo ai turchi. Sì perché gli avversari arrivati da Istanbul hanno fatto davvero poco per vincere questa gara. Praticamente hanno sfruttato al massimo due errori della difesa e uno di Jorginho vestito da Babbo Natale. Non ha creduto ai suoi occhi il gigante Aboubakar quando prima l’italobrasiliano e poi Koulibaly gli hanno dato la possibilità di diventare il protagonista assoluto della notte partenopea. Naturalmente il diretto interessato ha ringraziato visto che ha permesso alla sua squadra di portarsi ad un punto dagli azzurri. Eppure sembrava dover funzionare meglio il Napoli con Mertens falso nueve. Lasciando Gabbiadini fuori, Sarri si era preso una bella responsabilità. Manolo si è accomodato in panchina all’inizio per lasciare spazio a Dries come prima punta. Il belga non ha tradito le attese, anzi, grazie a lui il Napoli è rimasto quasi sempre in partita. Ha segnato il gol momentaneo dell’1- 1 e si è conquistato due calci di rigori. Di cui uno sbagliato da Lorenzo Insigne. Ecco: nella maledetta notte del San Paolo si è messo anche il Magnifico a renderla ancora più cupa. Si è visto da come è partito dagli undici metri che avrebbe sbagliato. E così è stato. Il giovanotto di Frattamaggiore poi quando è uscito ha subito anche una pioggia di fischi. Ma non era il caso. È in questi momenti che si deve stare vicini ai propri calciatori altrimenti è troppo facile quando le cose vanno bene. Il Napoli è preoccupato. Si vede che non va in campo tranquillo. Dopo le due sconfitte consecutive in campionato è successo qualcosa nella mente degli azzurri. La fase difensiva è stata nervosa e poco ordinata. Anche se poi i gol sono arrivati per dei regali. Ci vuole un po’ di spensieratezza, non si può andare avanti con questo peso sul gruppone. Eppure la squadra corre, arriva prima sul pallone ma non riesce ad imporsi come ai vecchi tempi. In fase di non possesso si va in difficoltà. Ma il tutto dipende dalla testa. La cosa che più fa rabbia è che il Napoli ha creato undici palle gol mentre il Besiktas solo tre. E le ha sfruttate tutte. È il periodo più difficile della gestione Sarri. La Champions sembrava dover essere la panacea dei mali azzurri ed, invece, si è perso anche in questa competizione. Anche ingiustamente verrebbe da dire. «Venendo da un campionato di alto livello ci hanno messo delle etichette addosso che non sono le nostre», ha detto il tecnico toscano. Così però non va bene. Bisogna prendersi le proprie responsabilità e ripartire con una mentalità nuova. Un periodo di crisi ci può stare, soprattutto quando si corre troppo e ci sono tanti impegni. Una bella notizia della maledetta notte Champions c’è. Diawara al posto di Jorginho ha dimostrato di poterci stare tranquillamente. Il giovane non ha avuto paura dell’impatto con una grande competizione. Il ragazzo della Nuova Guinea si è imposto con personalità e sicuramente Sarri adesso sa di avere un elemento in più per un centrocampo che ultimamente è un po’ in affanno. Quando è entrato c’è stato un boato al San Paolo. Lo stavano aspettando tutti. Sicuramente anche l’allenatore. Adesso, però, bisogna rialzarsi e domenica a Crotone ci sono tutti i presupposti per farlo

Fonte : Caiazza - Il Roma
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